Giubbotti antiproiettili e una pistola-mitra per i vigili di Solesino

La giunta Bentani stanzia 5mila euro per l’equipaggiamento «Li voglio più operativi e devo garantire la loro incolumità»
Solesino, 5.12.2012.Ronde notturne contro i ladri a Solesino..Nella foto:Orfeo Dargenio.ph. Zangirolami
Solesino, 5.12.2012.Ronde notturne contro i ladri a Solesino..Nella foto:Orfeo Dargenio.ph. Zangirolami

SOLESINO. Tute operative, pistole-mitra e giubbotti antiproiettile. La Polizia locale ora fa sul serio. “Più sicurezza” era stato uno dei punti forti dell’ultima campagna elettorale di Elvy Bentani che dalle parole è passato ai fatti. In realtà negli ultimi tempi il Comune ha già stipulato, per aumentare la presenza sul territorio, convenzioni con una società di vigilanza privata e con l’associazione delle guardie ambientali volontarie. Per non parlare dell’introduzione del Daspo urbano che ha già portato all’allontanamento di una persona. Bentani è un sindaco in prima linea su questa tematica, di certo colpito anche dai fatti personali come le lettere anonime con proiettili ricevute la scorsa estate. Con una recente variazione di bilancio adesso l’amministrazione ha destinato 5 mila euro per il nuovo equipaggiamento dei cinque agenti in forza al Comune. «Sono risorse», esordisce il sindaco, «che abbiamo usato utilizzando una parte dell’avanzo degli scorsi anni. Come promesso nel programma elettorale la nostra intenzione è garantire maggiore sicurezza in paese, cercando di combattere gli episodi di microcriminalità. Abbiamo deciso, una volta rottamato lo scout speed, che gli agenti, invece di starsene in ufficio a notificare multe, siano più spesso operativi sul territorio ad effettuare controlli. È così il mio dovere è metterli nelle condizioni di operare al meglio, garantendo la loro incolumità».

«Mentre ci sono comuni pronti a togliere persino le armi ai vigili», aggiunge l’assessore alla Sicurezza, Orfeo Dargenio, «non è di questo avviso il nostro nuovo comandante Cesare Basso per il quale abbiamo deciso di avallare la richiesta di equipaggiare il suo personale di pattuglia in servizio esterno di giubbotti antiproiettili e di una pistola simile ad un mitra. Bisogna tutelare e difendere la cittadinanza e non fare cassa, come purtroppo è accaduto negli anni passati e continua ad accadere in molti comuni italiani».

L’arma in questione è una semiautomatica dell’austriaca Glock, calibro 9x21: un dispositivo di ultima generazione con puntamento di precisione, simile a vista ad una mitraglietta dei Carabinieri ma inquadrata a livello normativo ad arma per le polizie civili. «Il nuovo equipaggiamento», spiega il comandante Basso, «servirà a garantire una maggiore sicurezza nei servizi mirati a prevenire fenomeni predatori, come le rapine e i furti nelle abitazioni, nonché durante i servizi di pattuglia stradale diurni e notturni. Si tratta di un vero segnale di cambio di passo con il passato». —

Alessandro Cesarato

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