Giudice di pace Tutti uniti per Este

ESTE. Via i Giudici di pace di Monselice e Montagnana, pieno sostegno a quello di Este. Oltre i campanilismi e la difesa dei propri orticelli, i sindaci di Este, Monselice e Montagnana hanno raggiunto un accordo sulla riorganizzazione degli uffici dei Giudici di pace nella Bassa Padovana. Il Governo ha infatti tracciato gli obiettivi della riorganizzazione e distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari, prevedendo la soppressione dei Giudici di pace di Este, Monselice, Montagnana, Camposampiero, Cittadella e Piove di Sacco. L’idea è quella di unificare le varie competenze nell’ufficio centrale di Padova.
Giancarlo Piva, Francesco Lunghi e Loredana Borghesan hanno però deciso di opporsi a questa scelta, adottando una linea comune. I tre sindaci hanno inviato una lettera al Ministro di Grazia e Giustizia, avanzando la propria proposta unitaria: «Pur comprendendo e condividendo l'esigenza di contenimento della spesa portata avanti dal Governo» hanno scritto i tre primi cittadini «proponiamo il mantenimento dell'ufficio del Giudice di pace di Este con accorpamento allo stesso di quelli di Monselice e Montagnana. La soluzione che si propone, senza impoverire irrimediabilmente la dotazione di servizi di un territorio ampio e significativo, soddisfa pienamente gli obiettivi di risparmio della spesa ed efficienza del servizio che il Ministero si è posto e, soprattutto, risponde largamente ai criteri posti alla base dello schema del decreto legislativo, ovvero la media pro-capite di 568,3 procedimenti per ciascun ufficio e un bacino di utenza con popolazione non inferiore a 100.000 abitanti».
I tre sindaci ricordano qualche numero al Ministro: i 150 mila abitanti che attualmente si affidano ai tre uffici esistenti, le 58 mila famiglie e i 37 Comuni del bacino. E ancora, i 19 mila insediamenti produttivi, i 123 avvocati, i 127 commercialisti e i 13 notai. E, soprattutto, una mole di lavoro pari per il 2011 a 1.375 iscrizioni a ruolo di procedimenti civili e 165 penali. «Se tale attività andasse accorpata in un unico ufficio circondariale a Padova» denunciano i tre «risulterebbe di tutta evidenza che, anziché creare le condizioni per rimediare alla lentezza della giustizia, si congestionerebbe una situazione già notoriamente appesantita. Questa scelta comporterebbe un indubbio impoverimento dei servizi forniti dal territorio, che diventerebbe in tutto e per tutto tributario di Padova. Va inoltre evidenziato che l'attuale ufficio del Giudice di pace di Este trova posto all’interno dell’edificio della sezione distaccata di Este del Tribunale di Padova, completamente ristrutturato nel 2006 e quindi senz’altro abbondantemente idoneo ad ospitare anche il nuovo ufficio “unificato” per i tre mandamenti».
La spesa di gestione del Giudice di pace andrebbe inoltre accollata ai Comuni del bacino: una prima stima ha calcolato una spesa annua di 1 euro per ogni cittadino.
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