Giudici di Pace, astensione fino al 17 maggio prossimo Saltano circa 450 udienze

Stanno saltando decine di udienze, saranno circa 450 al 17 maggio quelle non fatte, rinviate. Si tratta di quelle davanti al Giudice di Pace, uffici in via Rezzonico. Da lunedì è in vigore l’ennesimo sciopero della categoria, al quale si somma quello, dal 13 maggio al 17 dei Got (Giudici onorari) e Vpo (vice Procuratori onorari) figure che esercitano anche in tribunale. È proclamato dalle sigle Unagipa, Angdp, Cogita e Federmot. In via Rezzonico sono al lavoro 10 Giudici di Pace e solo uno non aderisce allo sciopero. Ci sarà spazio, eventualmente, solo per gli atti indifferibili, urgenti. Per quanto riguarda Got e Vpo bisognerà vedere se la loro figura sarà eventualmente sostituita in tribunale, anche se in linea teorica non dovrebbe succedere. Le motivazioni dell’astensione del lavoro sono note.
mancanza di tutele
I Giudici di Pace protestano per quella che definiscono una totale mancanza di tutele e di riconoscenza in merito alla loro professione. Sono pagati a cottimo, non hanno ferie, né il diritto alla malattia, nemmeno la previdenza. Chi si ammala gravemente, perde il lavoro. La Riforma Orlando non è entrata del tutto in vigore e proprio l’altro ieri il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede ha comunicato novità per la categoria dei magistrati onorari. «Modifica alla disciplina delle incompatibilità, equiparata a quella dei magistrati ordinari; rideterminazione delle modalità di pagamento delle indennità, bimestrale anziché trimestrale; trattamento fiscale e previdenziale di maggior favore; possibilità di chiedere l’assegnazione ad altra sede per poter assistere un familiare disabile».
ruolo degli ex pretori
Qualcosa di migliorativo c’è, ma anche da Padova i giudici ritengono che ci sia ancora molto poco per le esigenze di una categoria che per mole di lavoro fa molto. Gli onorari di fatto ricoprono la figura che un tempo apparteneva ai pretori, con molte aggiunte. Ci sono decine di giudici che rispondono al ministro sulla sua pagina Facebook e chiedono più rispetto per la categoria. La situazione a Padova è in sofferenza sia per quanto riguarda il personale di segreteria che cancellieri e giudici. La situazione si è aggravata da quando sono stati centralizzati in città i giudici di pace di Este, Cittadella e Piove di Sacco. I carichi di lavoro sono stati centralizzati mentre il personale amministrativo è passato al tribunale.
media da mille euro
Gli addetti del Giudice di pace padovano si sono ritrovati un lavoro maggiore con le stesse forze. Difficile stabilire uno stipendio medio, visto che dipende molto dal numero delle udienze fatte, ma una media non discosta molto da mille euro per giudicare cause di valore anche molto alto. L’Unione dei Giudici di Pace ricorda al ministro che la categoria è di magistrati veri e propri, che smaltiscono il 60 – 70 per cento del contenzioso di primo grado. —
Carlo Bellotto
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