Giugno Antoniano 2025, oltre 30 eventi e migliaia di fedeli: ecco il programma
Dal 23 maggio al 28 giugno Padova celebra Sant’Antonio con 32 eventi culturali, appuntamenti spirituali e migliaia di pellegrini attesi. Il tema scelto, «Pellegrini di speranza con sant’Antonio»

Padova si prepara ad abbracciare il Giugno Antoniano, un periodo intenso di fede e cultura, dal 23 maggio al 28 giugno.
L’edizione di quest’anno si inserisce nella prospettiva del Giubileo universale, adottando come tema portante «Pellegrini di speranza con sant’Antonio».
Come spiega il Rettore della Basilica del Santo, Padre Antonio Ramina: «Il tema della speranza è un concetto cristiano, ma anche trasversalmente umano. Non si tratta di una speranza statica, ma dinamica, che non si adagia nell’indifferenza, ma in qualche modo fa tesoro della sua rabbia, l’aggressività di quando vede qualche cosa che non va e desidera, come Sant’Antonio, reagire e proporre messaggi di liberazione, di giustizia. È una speranza che cammina sulle gambe di uomini e donne per testimoniare che un mondo migliore è possibile se tutti si mettono in cammino insieme».
Il Giugno Antoniano di quest’anno si lega anche al nuovo pontefice. Padre Ramina nota come «Papa Leone sia già interprete di questa speranza di cui rende conto con uno stile sereno, pacato, molto deciso, ma anche rispettoso, richiamando l’esortazione di San Pietro a rendere ragione della speranza che è in noi, ma con mitezza, con rispetto. Le prime parole del Papa includono l’esortazione alla pace, un’esortazione che Sant’Antonio ha sempre fatto sua».
Sant’Antonio, infatti, «non si è mai tirato indietro dalla predicazione di una pace, anche lì dove la cosa per sé stesso diventava rischiosa».
L’invito del Rettore è quindi, facendo tesoro proprio delle parole del Papa, «di essere noi per primi costruttori di pace, usando “parole non aggressive, disarmante e disarmanti».
Il Giugno Antoniano prevede un calendario con 32 eventi culturali distribuiti a Padova, con incursioni a San Giorgio delle Pertiche e Camposampiero (accanto il programma).
Accanto a questi, si svolge il tradizionale calendario spirituale che include la Tredicina, la Sacra rappresentazione del Transito del Santo il 12 giugno e la Solennità del 13 Giugno.
Il forte legame tra la città e il Santo è stato evidenziato dal consigliere comunale Nereo Tiso: «Non si può parlare di Padova senza parlare non della basilica, ma del Santo di sé. Per accogliere le attese centinaia di migliaia di persone, il Comune mette a disposizione gratuitamente i suoi musei, affinché i pellegrini possano anche visitare la città».
Coinvolto anche il comune di Camposampiero: l’assessore Lorenza Maria Baggio riconosce che, sebbene Sant’Antonio possa non aver lasciato fisicamente le sue impronte, ha «lasciato tuttavia dei segni che sono indelebili, anzi che hanno determinato lo sviluppo di causa dei paesi come uno sviluppo ovviamente spirituale e devozionale ma anche storico e artistico. La presenza di Camposampiero si lega al richiamo ai pellegrini che ripercorrono l’ultimo cammino del Santo che consente di arrivare qui in Basilica. L’amministrazione di Camposampiero promuove la vita culturale e coinvolge i giovani come costruttori di speranza di futuro».
Si prevede un’affluenza di tantissimi pellegrini da tutto il mondo, complice anche il Giubileo, e probabilmente in occasione della solennità del 13 giugno vedremo un’affluenza record. Il Giugno Antoniano si conferma così un appuntamento fondamentale che celebra la devozione e il legame indissolubile tra Sant’Antonio, Padova e i suoi territori, tutto nel segno della speranza e dell’invito a costruire insieme un futuro migliore. Sul sito www. santantonio. org tutti i dettagli.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova