Gli alunni diventano professori, con tanto di stipendio

PADOVA. Gli alunni più anziani fanno ripetizioni a quelli più giovani che ne hanno bisogno e vengono pagati dalla scuola a fine anno. È l’iniziativa adottata dall’istituto tecnico statale Pietro Scalcerle (1.500 studenti e 60 classi), tra le migliori scuole della penisola secondo le prove Invalsi e in altre classifiche ministeriali. Uno dei settori in cui la scuola di via delle Cave primeggia è quello della cosiddetta Peer Education, ossia l’Educazione alla Pari. In pratica, all’interno del Pof (Piano dell’offerta Formativa) annuale, specialmente durante il secondo quadrimestre, gli allievi delle classi quarte (sia nell'indirizzo linguistico che in quello chimico-biologico), due volte alla settimana al pomeriggi, danno lezione agli studenti delle seconde classi.
Vere e proprie ripetizioni periodiche, naturalmente tenute sempre sotto controllo dai docenti. Lezioni che vengono anche retribuite con 5 euro all’ora per ciascun alunno-docente.
«L’aiuto concreto che gli studenti più grandi danno ai ragazzi che frequentano le classi del biennio fa parte del progetto istituito dal ministero dell’Istruzione, denominato CompitiAmo», spiega il preside Giancarlo Pretto, «Ci possiamo permettere di pagare anche i ragazzi insegnanti perché, proprio in relazione a questo specifico, progetto il Miur ci invia 6 mila euro all’anno. Questi soldi, però, sono insufficienti e quindi noi li integriamo con un contributo volontario dei genitori. I corsi tenuti dagli studenti delle quarte sono molto apprezzati da tutti i genitori perché, quasi sempre, si rivelano fondamentali per colmare entro la fine dell'anno scolastico, le lacune che alcuni ragazzi del biennio si portano dietro».
Il dirigente della scuola di Brusegana ricorda pure altre iniziative che sono state avviate nel suo istituto, tra cui il cosiddetto “Esabac”: nel triennio frequentato dagli studenti di alcune classi dell’indirizzo linguistico si consegue il “Baccalaureat”, la maturità riconosciuta agli studenti francesi al termine della scuola secondaria.
L’eccellenza Scalcerle è elogiata anche dal provveditore agli studi. «A Padova e provincia gli istituti che eccellono per la qualità dell’offerta formativa sono tanti» sottolinea Andrea Bergamo «La Peer Education, d’altronde, arriva dai Paesi anglosassoni, ma, in realtà, è nata in Italia. Non si tratta d'altro che del pensiero educativo, diffuso tanti anni fa, dal nostro San Giovanni Bosco, fondatore delle scuole salesiane». L’esperienza delle ripetizioni tra studenti è sicuramente un esperienza formativa che merita di essere ripresa da altre scuole.
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