Gli “angeli volanti” portano Vittoria in ospedale a Londra

il caso
Vittoria arriva a Londra grazie agli “angeli volanti”. Al Great Ormond Street Hospital di Londra, lo scorso ottobre, Vittoria – bimba padovana di 11 mesi – ha ricevuto il trapianto di timo e qui, nei prossimi giorni, si sottoporrà a una particolare biopsia che solo l’equipe che l’ha operata è in grado di eseguire. Per arrivare nella capitale britannica, in uno degli ospedali pediatrici più importanti al mondo, la famiglia di Vittoria ha potuto contare sulla Flying Angels Foundation, onlus specializzata nel trasferimento aereo di bambine e bambini gravemente malati. Per lei la fondazione ha organizzato un volo privato, unico modo per raggiungere l’ospedale in piena sicurezza.
LA STORIA DI VITTORIA
La piccola Vittoria, 11 mesi di Padova città, è nata senza ghiandola del timo. Il timo è una ghiandola, situata nel torace, che produce linfociti T, fondamentali per difendere l’organismo da infezioni. Nei bimbi che ne nascono privi il sistema immunitario è seriamente compromesso: questa carenza li rende estremamente vulnerabili ed esposti agli attacchi di virus e batteri. «È un caso raro: il primo di questo genere all’ospedale pediatrico di Padova, il quarantottesimo in tutta Europa», spiegano dalla Flying Angels Foundation, realtà che si è adoperata per trasferire Vittoria a Londra per una biopsia.
VIAGGIO IN SICUREZZA
Già, perché la bimba non poteva prendere un mezzo qualsiasi. Troppo alto il rischio di contagio, sia per le naturali difese immunitarie della bimba (indebolite anche dal primo intervento), sia per l’aggravarsi della pandemia da Covid-19. Impensabile, dunque, salire su un volo di linea e rischiare il contagio. Lo confermano Alberto ed Eleonora, i genitori di Vittoria: «Per raggiungere Londra, considerando la gravità dell’emergenza sanitaria nel Regno Unito e la fragilità di Vittoria, i medici non ci hanno autorizzato a prendere un volo di linea insieme ad altri passeggeri, per il rischio infettivo che questo rappresenterebbe: Vittoria è in isolamento ormai da oltre sei mesi ed esce di casa solo per andare in ospedale e per prendere qualche minuto d’aria». «L’unica soluzione per permettere a Vittoria di raggiungere in tutta sicurezza il più vicino centro ospedaliero che può offrirle l’intervento chirurgico di cui ha bisogno è un aereo privato, dove la piccola e i suoi genitori possano viaggiare isolati e protetti», spiegano dalla fondazione. Per questo Flying Angels si è subito attivata per organizzare il trasferimento, utilizzando per la prima volta la formula del volo privato. Una prima volta che arriva dopo otto anni di attività per la fondazione che ha sede a Genova e che ha già raggiunto 1.990 bambini. «In qualche modo il Covid-19 e Vittoria ci hanno “insegnato” una cosa nuova», spiegano.
DECOLLO DA MILANO
Vittoria è salita ieri mattina su un Phenom 100 all’aeroporto di Milano Linate. Un aereo tutto per lei, certamente più sicuro di un affollato volo di linea. Costo del viaggio: 7.320 euro, interamente a carico di Flying Angels, che si occuperà anche del viaggio di ritorno. «L’aiuto di Flying Angels è stato fondamentale e ci permette ora di affrontare con maggiore serenità questo tratto del percorso che speriamo possa portare Vittoria a vivere una vita normale», vogliono sottolineare mamma e papà. «Lavoriamo da sempre in situazioni di emergenza, intervenendo tempestivamente ogni qualvolta ci siano richieste di aiuto immediate e urgenti, per fa volare bambini e bambine gravemente malati che hanno bisogno di cure salvavita non disponibili nei loro Paesi d’origine» ricorda Riccardo Rossano, segretario generale di Flying Angels «Per la maggior parte sono bimbi che vivono in Paesi caratterizzati da gravi carenze dal punto di vista sanitario e disagio socioeconomico, molto più raramente, e solo in casi di patologie particolarmente rare o serie, ci è capitato di intervenire per aiutare bimbi italiani, come Vittoria. Garantire il diritto alla salute e alla vita dei più piccoli, a qualsiasi latitudine si trovino, è la nostra missione, che sentiamo ancora più forte nell’attuale contesto di pandemia».
nicola cesaro
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