Gli stipendi sono salvi
Una boccata d'ossigeno per i dipendenti di Casa Breda. Un accordo raggiunto in Provincia prevede che l'Usl 16 stacchi un assegno da 143 mila euro destinato alla fondazione, sede del centro regionale per l'assistenza e la cura della Sclerosi multipla. Un'iniezione di euro che permetterà agli otto dipendenti di garantirsi lo stipendio di gennaio, febbraio e marzo. Fino a ieri infatti, i vertici di casa Breda – in cronica carenza di denaro - avevano congelato i pagamenti provocando le ire delle organizzazioni sindacali. Mercoledì pomeriggio l'incontro a palazzo Santo Stefano, nel corso del quale il manager Adriano Cestrone ha promesso il pagamento del canone di affitto alla fondazione: infatti il centro sclerosi multipla sorge all'interno di una struttura di proprietà della Breda, che si trova in via Eulero a Brusegana. Pochi giorni fa era partita la lettera della fondazione nella quale veniva comunicato agli otto dipendenti che gli stipendi di gennaio non sarebbero stati pagati. E' di ieri invece l'annuncio che è stato trovato un accordo tampone per tentare di dare sollievo ai dipendenti che già nel 2010 si sono visti costretti a lavorare per quattro mesi senza percepire un centesimo di stipendio.
Nonostante la garanzia ricevuta, non si ferma la protesta, che vede in prima linea i familiari dei pazienti ricoverati oltre che i dipendenti. Domani è prevista una manifestazione per “salvare Casa Breda”, organizzata dagli stessi ospiti della struttura. Grazie all'intervento della politica sono state raccolte oltre cinquemila firme che sono state portate in Regione, ente che da tre anni non finanzia il centro. L'appuntamento è fissato alle 10.30 al parco della Luna, vicino via Ciamician: pazienti, dipendenti e sindacati marceranno insieme per difendere il centro di riferimento regionale. (e.sci.)
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