Global Sumud Flotilla, gli studenti chiedono il sostegno dell’Università di Padova
I rappresentanti degli studenti dell’Udu hanno chiesto all’ateneo di esprimere
solidarietà alla missione umanitaria. La risposta: «Al momento non ci sono i tempi tecnici per discutere la mozione»
I rappresentanti degli studenti dell’Udu hanno richiesto all’Università di Padova di impegnarsi e di esprimere solidarietà alla missione umanitaria e civile della Global Sumud Flotilla. Insieme ai rappresentanti si sono schierati la rappresentante dei dottorandi e il personale tecnico amministrativo.
I rappresentanti hanno trasmesso il documento a senatori e senatrici. La risposta dell’ateneo alla mozione non si è fatta attendere: «Al momento non ci sono i tempi tecnici per discuterla». La proposta è stata avanzata negli scorsi giorni e segue l’esempio di altri atenei italiani, tra cui quelli di Bologna, Pisa, la Federico II di Napoli e la Sapienza di Roma.
Marci Nimis, senatore accademico Udu invita: «Ci auguriamo che nella seduta di domani l’Università sappia trovare il coraggio di affrontare un fatto che non può restare taciuto: l’attacco violento e illegale contro la Flottilla e la missione che essa rappresenta».
Anche Paola Bonomo, rappresentante Udu in Senato accademico, pone l’accento sul recente attacco subito dalla Sumud: «La nostra richiesta è semplice e ragionevole: aprire un confronto, come hanno già fatto altri atenei. In un mondo che sembra aver normalizzato l’idea di attaccare violentemente una missione umanitaria, chiediamo all’Università di non voltarsi dall’altra parte». Rincara la dose Nimis: «Se ciò non dovesse accadere, sarebbe un segnale grave di irresponsabilità e incoerenza».
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