Governo di AcegasApsAmga Padova perderà un consigliere

Padova, Udine e Trieste pronti per la revisione del Patto di sindacato per il governo di AcegasApsAmga. Un’operazione che rischia di far perdere a Padova un consigliere delegato nominato in automatico e a Trieste la presidenza del Cda. La società, ad oggi di proprietà di Hera e frutto della fusione delle 2 ex municipalizzate di Padova e Trieste (dall’1 gennaio 2013) e poi dell’Amga di Udine a partire dal luglio 2014, ha visto scadere l’accordo per la governance entrato in vigore nel gennaio 2013 nel maggio di quest’anno e con esso la norma che voleva la designazione del presidente della società su suggerimento di Trieste e quella di un consigliere delegato (inizialmente si trattava dell’amministratore delegato) da parte di Padova. Con l’approvazione del nuovo patto, già passato in Giunta a Palazzo Moroni un paio di settimane fa e in attesa di un sofferto ok da Trieste, il nuovo accordo avrà validità dall’aprile del 2019 quando la società sarà chiamata a rinnovare le sua cariche apicali. Ecco allora che il cda di AcegasApsAmga, composto da 7 membri (3 in rappresentanza di ciascuno dei tre comuni interessati e 4 designati dalla capogruppo Hera), potrà per la prima volta stabilire in autonomia al suo interno il ruolo di presidente e quello dei consiglieri delegati. Una modifica che nasce dalla necessità di rappresentare non solo l’interesse di Udine (entrata a patto quinquennale già siglato tra Trieste, Padova e Hera) ma pure la diversa consistenza delle quote azionarie in Hera attribuite ai tre Comuni.
si scende al 3%
Se infatti nel 2013 Trieste e Padova, con il conferimento in Hera di AcegasAps avevano ottenuto ciascuna qualcosa più del 5% della società, ora sono rimasti con quote vicine al 3% (quota molto vicina a quella di Udine) a seguito della cessione di un numero cospicuo di azioni per fare fronte ad investimenti e progetti di sviluppo. Per Padova l’operazione, condotta all’epoca della giunta Bitonci, aveva portato nelle casse circa 26 milioni di euro liquidi, con una conseguente riduzione dei ricchi dividendi che Hera distribuisce da sempre ai suoi soci. Un’operazione che tuttavia non ne aveva ridotto il peso in termini di governance grazie alla revisione di un patto parasociale della capogruppo e che vede Padova esprimere tuttora un membro del Cda. In questo caso il docente di Economia dell’Università di Nanterre Alessandro Melcarne, attualmente membro del Comitato esecutivo del colosso delle multiutility e da poco nominato vicepresidente di Confservizi Veneto. E se a Trieste le difficoltà nell’approvazione del patto acuiscono le tensioni preesistenti in seno alla giunta, Padova ha accettato di buongrado una modifica che non cambia di molto la sua posizione in seno ad un’AcegasApsAmga il cui direttore generale (e membro del Cda in quota Hera) rimane Roberto Gasparetto. —
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