Grandine e vento nell’Alta, flagellata Mestrino

Il fortunale dopo il grande caldo. Ferito alla testa a Lissaro l’assessore Giovanni Tombolato. Auto danneggiate sulla Valsugana, rami caduti a Galliera

CITTADELLA. Caronte stoppato dalla grandine nell'Alta Padovana: alle 19.13 di ieri, per oltre dieci minuti, si è scatenato l'inferno, una pioggia battente di chicchi di ghiaccio. Traffico in tilt: lungo la Valsugana, tra la rotonda di Facca, a Cittadella, e via Bolzonella, a San Giorgio in Bosco, una trentina di auto si sono fermate, cercando di limitare i danni. Ma il vento è arrivato a spezzare anche numerosi rami, che si sono abbattuti sulle carrozzerie. Alberi sono caduti nella località di Giarabassa, sempre a San Giorgio in Bosco, in via Mantegna a Tombolo e a Galliera Veneta; i vigili del fuoco di Cittadella hanno avuto il loro bel daffare a rimuovere tronchi e rami dalle carreggiate. I chicchi di grandine, raccolti sull'asfalto, avevano un diametro di almeno un centimetro. Il racconto degli automobilisti: «Sono stati attimi di grande paura la visibilità era nulla, non si vedeva niente, la grandine scendeva ad un'intensità pazzesca». La manovra più naturale è stata, quindi, quella di accostare, cercando di limitare i danni al riparo di qualche albero. In via Bolzonella, davanti alla villa, un ramo è caduto, finendo sul tetto di una Citroen C3. Alla guida c'era una donna di circa 50 anni, accanto a lei la figlia ventenne. La caduta improvvisa ha danneggiato lievemente la vettura, ma tanto è stato lo spavento per le due passeggere.

Chicchi di grandine grossi come uova sono caduti ieri pomeriggio dal cielo, flagellando la frazione di Lissaro di Mestrino. Un bombardamento durato un quarto d’ora, grosso modo intorno alle 18.30. Le verdure negli orti sono esplose sotto i colpi dei grossi chicchi e il granturco è spezzato e piegato tutto di lato. «Quando si dice che con una botta in testa si vedono le stelle è proprio vero» commenta l’assessore Giovanni Tombolato, vittima della grandinata, «perché nel tentativo di salvare le auto sono uscito in cortile, ma un grosso chicco mi ha preso al capo. Dalla botta non ci ho visto più e mi sono dovuto appoggiare alla macchina per non cadere». Tombolato purtroppo non è riuscito a salvare nessuna delle quattro auto di famiglia né il furgone delle Poste che usa per lavoro. «La carrozzeria è completamente ammaccata» spiega, «persino nelle parti più resistenti. Il mio orto poi è andato distrutto. I pomodori, quelli verdi e sodi, piuttosto duri, sono esplosi, mentre le verze in mezzo al campo si sono aperte sotto i colpi di chicchi ghiacciati». Gli eventuali danni alle tegole del tetto si vedranno nelle prossime ore. Come all’agriturismo La colombara, che però apparentemente ha avuto danni solo alle vetture. Hanno preso tanta paura, invece, gli asinelli all’allevamento Terra degli asini. «Sono riuscito a radunare gli animali sotto la tettoria» racconta Massimo Furegon, il titolare, «e per salvare l’auto ho cercato di uscire dal riparo, ma la grandine sulle braccia mi ha colpito talmente forte che ho desistito». La violenta grandinata ha battuto essenzialmente Lissaro, schivando la vicina frazione di Arlesega e Mestrino capoluogo. Arrivata dal Vicentino, ha poi virato verso Cittadella.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova