Grantorto, due militari ricordati per celebrare la pace

Grantorto rende onore a un paracadutista americano caduto in Afghanistan e a un carabiniere del Tuscania deceduto per malattia: erano del paese

GRANTORTO. Un monumento ai Caduti di tutte le guerre, per ribadire con forza l'urgenza della pace: il comune di Grantorto, che il 10 dicembre, a Los Angeles, rappresenterà l'Italia alla Giornata mondiale della gioventù per i diritti umani, ieri ha voluto ricordare Denis Frison e Michael Jr. Curry. Il primo, carabiniere paracadutista in servizio a Gazzo, fu stroncato da una malattia nell'estate del 2006 a soli 32 anni; aveva partecipato a una decina di missioni in Kosovo, Albania e Afghanistan.

Un anno dopo morì Michael Curry: fu ucciso a 37 anni, in Afghanistan, nel corso della sua ultima missione; viveva a Grantorto da cinque anni con la moglie e i due figli. Il sindaco Luciano Gavin ha ricordato «i nostri giovani concittadini tragicamente deceduti. Dopo quasi sette anni sono ancora vivi nella nostra memoria lo sgomento e il dispiacere di quei giorni. Tramite Denis e Michael ricordiamo tutti i militari che hanno sacrificato la vita e, in un certo qual modo, celebriamo tutti gli altri che servono la patria prestando servizio all'estero, nella consapevolezza che il monumento servirà a creare una cultura di pace».

Con il prefetto di Padova, Ennio Mario Sodano, erano presenti delegazioni del Comando carabinieri paracadutisti Tuscania e del 503° Reggimento di fanteria aerotrasportata di stanza nella Caserma Ederle di Vicenza. Alla fine della cerimonia sono state consegnate ai genitori di Denis Frison e alla moglie e ai figli di Michael Curry le attestazioni internazionali della gioventù per i diritti umani. La madre di Denis ha avuto un lieve malore per l’emozione. Ieri trenta bambini, tenendo in mano la bandiera di altrettante Nazioni, hanno esposto un cartello ognuno raffigurante un diritto umano.

«Il filmato di questa giornata sarà proiettato a Los Angeles» ha promesso l’assessore Mauro Marcon. Il ricordo della guerra, la cultura della pace: «Questo filone continuerà nella mostra sulla Seconda guerra mondiale allestita nel Centro culturale Zecchinelli» sottolinea Marcon. «Il nostro obiettivo» conclude Gavin «è ispirare i giovani a diventare sostenitori della tolleranza e della pace. Ogni anno in questo giorno sarà un orgoglio per la nostra comunità premiare il giovane, il gruppo o l'associazione che si sarà distinta per l'impegno per i Diritti umani».

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