Guardia giurata sventa un suicidio

Una donna in cura al Sert salvata mentre sta per farsi investire

BRUSEGANA. Ha trascinato letteralmente la donna per strada evitando così che si gettasse sotto un’auto in corsa. È accaduto martedì mattina sul cavalcavia di Brusegana, a due passi dal Servizio per le tossicodipendenze dell’ospedale ai Colli. Una giovane donna in cura al Sert, visibilmente sotto l’effetto di stupefacenti, ha cercato di farla finita accucciandosi dietro una curva, in attesa del passaggio veloce di un’auto. Gian Antonio Pala, guardia giurata in servizio da sei anni proprio al Sert, ha intuito subito la situazione e ha seguito la donna oltre il cancello degli ambulatori: «È arrivata al Sert intorno alle 11.30», racconta la guardia giurata, «ed era in evidente stato di agitazione, inoltre presentava anche una ferita sul sopracciglio destro, riferendo d’essere stata picchiata dal fidanzato. I medici l’hanno visitata e le hanno dato del tranquillante. Cercavano di convincerla ad andare in ospedale, tanto più che l’avevano buttata in strada e cercavano una struttura di accoglienza. Alle 12.30 chiudiamo, ho atteso arrivasse l’amica che l’aveva accompagnata prima di aprirle il cancello. È stato allora che mi ha detto “ora mi butto sotto una macchina”. Ho capito che faceva sul serio quando l’ho vista incamminarsi senza nemmeno guardare. Allora sono intervenuto. Ho cercato di trascinarla sullo spartitraffico mentre chiamavo la polizia: peso più di 80 chili, lei nemmeno 40, ma sembrava una furia. Quando è intervenuta la polizia, in cinque (io più quattro poliziotti) non riuscivamo a tenerla ferma». La donna alla fine è stata ricoverata, non prima di aver creato scompiglio e parapiglia al traffico di Brusegana. «Al Sert», chiosa Pala, «sono parecchi i casi di aggressione, sono soprattutto alcuni stranieri, tunisini e georgiani in primis, a scattare violentemente».

Elvira Scigliano

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