Guerra Comune-Edeco Concessione ritirata la coop chiede i danni

SANT’URBANO. Il Comune ritira la concessione a Edeco e la cooperativa fa causa all’ente, chiedendo un risarcimento di 187. 500 euro. È approdato in tribunale il contenzioso tra Comune ed Edeco, la coop già finita al centro di alcune inchieste legate alla gestione dei profughi. La bagarre è nata in merito alla gestione della casa per ferie di Cesuna (Vicenza) di cui il Comune è titolare. La struttura, nel 2012, era stata affidata tramite concessione al raggruppamento temporaneo d’imprese composto dalla Cooperativa sociale Terra di Mezzo e da Padova Tre srl. Le due realtà avevano costituito a tal fine la società Zeleghe con sede a Este. Tutto è filato liscio fino a due anni fa, contemporaneamente a quando è scoppiato lo scandalo legato a Padova Tre. In quell’occasione (giugno 2017) Ecofficina ha acquisito il 39% delle quote di Zeleghe, comunicando questo passaggio al Comune: «E qui c’è la prima inadempienza, che però è attribuita al Comune: l’ente non ha verificato i requisiti della subentrante e non ha firmato alcuna presa d’atto», sottolinea l’attuale sindaco Dionisio Fiocco.
Successivamente a prendere le redini della Zeleghe è stata la coop Edeco (nata sulle “ceneri” di Ecofficina), che nell’ottobre 2018 ha operato una fusione per incorporazione estinguendo di fatto la società Zeleghe. «Edeco ci aveva comunicato la volontà di procedere a questa fusione: peccato che è bastata una visura camerale per apprendere che la fusione era già avvenuta, prima ancora della comunicazione al Comune», denuncia Fiocco. «In sintesi, Edeco ha messo le mani sulla casa di Cesuna senza alcuna comunicazione all’ente proprietario e senza avere i requisiti per gestirla». Lo scorso 3 aprile il Comune di Sant’Urbano ha risolto il contratto e ha riacquisito la casa per ferie. Il 7 giugno scorso è quindi stato notificato al Comune l’atto di citazione promosso da Edeco per conto del legale rappresentante Sara Felpati. La coop di Battaglia ha chiesto anche un risarcimento del danno pari a 187.500 mila euro. Il Comune ha deciso di resistere in giudizio. Oggi la casa di Cesuna è affidata con una gestione temporanea alla Biosphaera di San Vito di Leguzzano (Vicenza), in attesa che il Comune avvii un bando pubblico. —
Nicola Cesaro
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