Guerra del gelato: sbarcano le grandi catene, artigiani a rischio

Prima sono scomparsi i cinema cittadini, poi è stata la volta dei piccoli negozi di alimentari, ora lo “tsunami” sta per colpire anche le gelaterie di Padova. Le grandi catene sono sbarcate in città e hanno aggredito il mercato con prodotti eccellenti mettendo a serio rischio l’attività delle imprese artigianali. Quel che è certo, è che all’ombra del Santo il gelato è un fenomeno. Lo dimostrano le numerose aperture degli ultimi anni: in piazza di Signori ci sono 3 gelaterie nel raggio di 5 metri, tra via Roma e corso Umberto I altrettante in meno di 100 metri, senza contare altre zone del centro e dei quartieri.
I big. Nel 2005 è arrivato Grom, catena torinese che conta 34 sedi in tutta Italia e 4 all’estero (Malibu, New York, Osaka, Parigi e Tokyo): prima apertura in via Roma, raddoppio nel 2010 con piazza dei Signori. Un anno fa però è arrivata anche La Romana dal 1947 azienda di Rimini con 4 punti vendita diretti e 23 franchising: si è insediata in corso Milano di fronte all’hotel Plaza, è aperta tutto l’anno e attualmente figura tra quelle più in voga. Poi c’è Pretto, azienda vicentina in rapida espansione, presente in città con un punto vendita in corso Umberto I. Sono sbarcati a Padova proponendo gelati a base di prodotti biologici creati con antiche ricette come il Pesto di Pistacchi e lo Zabaione de La Romana o il Cioccolato extra noir e la Crema di Grom.
Gli storici. Sommariva, Panciera, Pieruz: sono stati loro, tutti della Valzoldana, a portare il gelato a Padova a metà degli anni ’30. Piccole attività artigianali a gestione familiare a cui negli anni si è aggiunta anche la celebre Gelateria da Bepi a Mortise, specializzata nei prodotti naturali a base di frutta. Per decenni si sono divisi il mercato ma ora la concorrenza si è fatta agguerrita. In piazza dei Signori hanno aperto i battenti anche la Latteria Ugolini e la gelateria Patagonia mentre il Caffè Cavour di piazza Cavour continua a proporre le creazioni di Biasetto. Boom di gradimento anche per Los Andes di Terranegra.
I gelatieri artigiani. «Dal 21 al 23 settembre andrà in scena il primo festival del gelato artigianale davanti al Pedrocchi», rivela Filippo Bano, presidente dei gelatieri artigiani del Triveneto, «ci saranno 36 gelaterie e 120 gusti di gelato. Ognuno verrà con una scheda e esprimerà il suo gusto preferito. In Italia manca la legislazione che distingua il gelato artigianale da quello industriale. Ci stiamo battendo per questo».
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