Guizza, passato e futuro studio degli universitari

GUIZZA. Perché la Guizza si chiama così? Per la risposta appuntamento a questa sera in occasione dell’incontro promosso dal presidente della Consulta 4b, Dario Da Re, con l’assessora al Decentramento, Francesca Benciolini (sala di via Guasti 12 alle 21). Dietro le quinte gli studenti di Analisi del Territorio del corso di laurea magistrale in Scienze Storiche dell’Università, coordinati dal professo Andrea Pase.

I ragazzi hanno lavorato tre mesi in quartiere analizzando dati, raccogliendo testimonianze, studiando il territorio e, questa sera, sono pronti a presentare una sintesi del loro lavoro. I quartieri rappresentano, dal punto di vista urbanistico, sociale e culturale, una comunità vera e propria che poi si aggrega formando una città intera. Padova è suddivisa in 40 piccole realtà che sono definite rioni o, a livello amministrativo, unità urbane. Una delle più importanti per numero di abitanti, complessità sociale e per la mobilità, è senza dubbio la Guizza.

Si tratta di uno studio per capire le trasformazioni che sono avvenute nel territorio, in parte raccontate dai cittadini e in parte documentate da mappe e immagini. Gli universitari mostreranno il quartiere da punti di vista nuovi e non convenzionali e il loro lavoro potrà essere utile per imparare a conoscere il quartiere, scoprendo elementi curiosi e aneddoti. Non solo storia però: lo studio universitario ha uno sguardo al futuro. «Guizza – spiegano dalla Consulta – deriva dal longobardo Vìzha cioè bosco perché in tutta la zona sud della città storicamente sorgevano estesi boschi naturali prima che la città si estendesse urbanisticamente. La stessa via Guizza è anche a livello toponomastico denominata Conselvana e sono molteplici le vie dedicate al tema del bosco o che portano nomi di alberi». In anteprima sarà inoltre presentato il video “Guizza: storia, vita e prospettive del quartiere”. —

Elvira Scigliano

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