Guizza, ventidue bambini per il presepe multietnico

GUIZZA. Ventidue bambini di diversa nazionalità hanno dato vita ieri mattina ad un dolcissimo presepe vivente. Si tratta degli alunni di quinta elementare della scuola primaria Ricci Curbastro, della Guizza, che oltre ogni barriera, religiosa, politica, sociale, hanno interpretato i personaggi della Natività. C’erano Maria, Giuseppe, i Re Magi, gli angeli, tutti rappresentati da bambini di nazionalità diversa. Sì perché la scuola della Guizza è nota per l’altissima percentuale di bambini stranieri: moldavi, filippini, nigeriani, rumeni, marocchini. «La nostra è una scuola multietnica, dove i bambini sono italiani ma anche di tante altre nazionalità e religioni», ha spiegato Simona Sau, insegnante di Religione della Ricci Curbastro. «Ormai dal 2010 proponiamo il presepe vivente che, simbolo indiscusso della cristianità, è in realtà un modo per creare integrazione, coesione, e per condividere i valori veri». Nonostante tra i 22 alunni della classe quinta ci siano sei bambini che non sono di religione cristiana, ma sono musulmani e buddisti, nessuno si è tirato indietro nella rappresentazione del presepe vivente. Nessun genitore ha protestato con la scuola o ha preteso che il proprio figlio non prendesse parte all’attività.
«“Le famiglie hanno capito come il presepenon sia che un elemento volto a creare un clima gioioso e vitale, sempre nel rispetto delle diversità culturali e religiose», ha sottolineato la maestra Simona Sau, che ha aggiunto: «I bambini sanno stare bene insieme, sanno lavorare in gruppo, le divisioni le creiamo noi adulti con le nostre inutili polemiche». E così ieri mattina sotto gli occhi inteneriti dei genitori, dopo aver cantato qualche canzone tipicamente natalizia, i bambini hanno dato vita al presepe vivente, che oltretutto era anche un presepe danzante. I piccoli infatti hanno messo in scena l’annunciazione e la nascita di Gesù sulle note della colonna sonora del Film “Nuovo cinema Paradiso” di Ennio Morricone.
Alice Ferretti
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