Hospice anche a Cittadella

Entro l'anno una struttura per seguire i malati terminali
A CAMPOSAMPIERO. Il centro nelle strutture della «Moretti Bonora»
A CAMPOSAMPIERO. Il centro nelle strutture della «Moretti Bonora»
 
CITTADELLA.
L'85% degli italiani afferma che vorrebbe morire nella propria casa, ma al Nord l'80% dei pazienti neoplastici muore in ospedale. L'Alta Padovana va però in controtendenza: il 76% dei decessi avviene nel territorio. Per raggiungere questo risultato, e consentire alle persone di congedarsi da questa vita tra le pareti domestiche e con il conforto dei propri cari, diventano decisive le cosiddette «cure palliative». Il secondo convegno nazionale sul tema si svolgerà il 20 e 21 gennaio al si svolgerà al centro congressi teatro Palladio di Fontaniva.  Si partirà da alcune cifre: nel territorio dell'Usl 15 Cittadella-Camposampiero nel 2010 i pazienti seguiti dal Nucleo cure palliative sono stati 250; altri 110 sono stati ricoverati al centro residenziale Il Melograno di Camposampiero. Sempre nell'ultimo anno, i decessi (dei pazienti seguiti dall'équipe Nucleo Cure palliative) sono stati 206, di cui il 41,7% all'Hospice, il 35% a domicilio e il 23,3% in ospedale. «Da questi dati - spiega Domenico Billeci, direttore del Nucleo - si evince come più del 76% dei decessi sia avvenuto nel territorio». Obiettivo fondamentale dell'approccio palliativo è accompagnare il paziente nell'ultima fase della sua vita, garantendogli la migliore assistenza possibile e la possibilità di chiudere gli occhi per sempre nel proprio letto.  Una possibilità che, nell'esaudire il desiderio di molte persone rappresenta anche un forte risparmio di spesa. «Da oltre dieci anni - osserva il direttore del Ncp - si sta assistendo a una valorizzazione delle cure offerte a domicilio. La cura delle malattie inguaribili rappresenta, in questa direzione, un vero banco di prova per una sanità ancora modellata per le patologie acute. Le cure palliative rappresentano la migliore risposta nel panorama sanitario nazionale garantendo oltre alla qualità la continuità nell'assistenza ai malati in fase terminale. Il servizio ha sedi negli ospedali di Cittadella e Camposampiero, dove esistono ambulatori per le cure e il trattamento del dolore neoplastico; a queste si aggiungono i 6 letti del Melograno di Camposampiero». A fine anno sarà completata la costruzione dell'Hospice a Cittadella, che garantirà altri 6 posti letto.  

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