Hub Alì a Camin, ecco tutti i progetti decisi dal Comune

Le opere che l’amministrazione si impegna a realizzare dopo aver incassato gli 8,5 milioni dall’azienda per l’operazione. L’assessore Bressa: «Gli interventi previsti procederanno di pari passo con l’ampliamento del magazzino»

Marta Randon
Il progetto della trasformazione dell’ex Caserma Romagnoli in parco pubblico
Il progetto della trasformazione dell’ex Caserma Romagnoli in parco pubblico

Tre milioni di euro per rendere Camin e la frazione Granze più belle, attrattive e soprattutto a misura di cittadino. Cinque milioni e mezzo per la riqualificazione a parco pubblico dell’ex Caserma Romagnoli a Chiesanuova. Totale otto milioni e mezzo. Sono i soldi che Palazzo Moroni riceverà dal gruppo Alì che ha accettato le condizioni decise dal consiglio comunale di un anno fa per l’operazione di ampliamento del magazzino logistico in via Svezia.

Con l’ok dell’azienda padovana, l’amministrazione si è impegnata su due fronti: riqualificare l’ex caserma abbandonata ad ovest della città al centro di numerose polemiche, e migliorare il quartiere dalla parte opposta, a sud est, al confine con la zona industriale.

È tutto scritto, nero su bianco, nell’accordo che i vertici di Alì e il Comune chiuderanno entro la metà di giugno. Contestualmente alla firma la famiglia Canella verserà le prime due tranche, per un totale di cinque milioni e mezzo di euro. Degli 8,5 milioni concordati per l’ampliamento dell’hub, 7,5 sono il contributo straordinario per il cambio di destinazione d’uso da terreno agricolo a produttivo, più un milione di oneri di urbanizzazione.

L’assessore Antonio Bressa attesta gli impegni presi: «L’accettazione delle condizioni da parte del gruppo Alì – dice – conferma che si può tenere in piedi questo grosso investimento con tutte le operazioni di compensazione che ci siamo impegnati a realizzare. Le operazioni di compensazione e recupero delle superfici verdi verranno realizzate man mano che si procederà con i lavori di ampliamento dell’hub logistico».

Due ricorsi al Tar

Tuttavia sull’intera operazione – ampliamento e compensazioni – pesa una spada di Damocle: due ricorsi al Tar che, se accolti, potranno annullare o modificare il progetto.

Il gruppo Alì, in una recente nota, ha sottolineato la volontà «di arrivare in fondo al percorso amministrativo e iniziare i lavori il prima possibile». L’intenzione sembra quella di attendere il parere dei giudici amministrativi per poi partire con l’allargamento dell’hub.

Le opere a Camin

Tra le opere che il Comune realizzerà a Camin c’è la pista ciclabile che collega Granze con Ponte San Nicolò, già finanziata nel bilancio comunale del 2024, che potrà però essere prolungata all’interno del quartiere. Poi l’edificio comunale tra via Piva e via Granze sud sarà abbattuto per consentire l’allargamento del giardino della scuola materna. Sono poi previsti interventi migliorativi in via Beffagna, nel giardino dei Ranuncoli, non distante dalla chiesa parrocchiale.

Nell’ambito della riqualificazione di Camin c’è la storica necessità di dotare il rione di una vera e proprio piazza, che oggi manca. L’amministrazione vorrebbe provvedere anche a quello: l’impegno è di trasformare lo spazio dell’ex benzinaio di via Vigonovese in un luogo di ritrovo e socialità per i cittadini. Verranno infine installate delle barriere di mitigazione del suono nelle aree più esposte alla viabilità della zona industriale.

Il progetto ex Romagnoli

Più della metà dell’incasso dell’operazione hub Alì sarà destinato alla riqualificazione a parco verde di otto ettari dell’area ex caserma Romagnoli a Chiesanuova. Prima di tutto però va avviato l’esproprio, da parte del Comune, a Invimit (società di gestione del risparmio del Ministero dell’Economia). Cinque milioni e mezzo non basteranno per la realizzazione del parco di cui si parla da tempo; il Comune conta di incassare il resto dei soldi necessari dalla vendita del lotto edificabile che resterà nell’angolo nord-ovest dell’area.

Il progetto, oltre alle aree verdi, prevede un’area ristorazione, un’arena-anfiteatro per gli eventi all’aperto e un playground per attività sportive con area giochi per i più piccoli.

Nel dettaglio i due edifici all’ingresso saranno restaurati; diventeranno un museo dedicato alla memoria storica della deportazione, un punto informazioni e un bar. «I percorsi principali sono pensati come boulevard e piazze lineari che collegano le diverse zone interne ed esterne del parco; ricordando il tracciato geometrico della vecchia caserma», si legge nel progetto. Ne sono previsti anche altri per collegare tutte le diverse zone del parco.

Sono comprese, infine, un’area dedicata alla biodiversità e all’educazione ambientale e un’area boschiva, già presente, da valorizzare e potenziare. Il progetto prevede l’utilizzo di varie superfici: prato, ghiaia, terra stabilizzata, legno e grigliato per le passerelle.

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