Hub Alì, il Consiglio di Stato accoglie l’appello dei comitati
Il Consiglio di Stato ferma parte del maxi hub Alì. I comitati: «Giudicato sussistente il rischio che la prosecuzione dei lavori porti a una “trasformazione difficilmente reversibile dello stato dei luoghi»

Il Consiglio di Stato ha accolto l’appello cautelare presentato dai residenti e dal Comitato di Granze di Camin, sospendendo l’avvio e la prosecuzione dei lavori per i corpi A2, A3, B1 e B2 del nuovo hub logistico Alì. L’ordinanza, pubblicata questa mattina, ribalta la decisione del TAR Veneto dello scorso ottobre e blocca la realizzazione dei volumi più vicini alle abitazioni, oltre 300.000 metri cubi tra magazzini automatici (A2 e A3) e strutture per l’e-commerce (B1 e B2).
Restano invece confermati gli interventi sul blocco A1, già esistente e destinato all’ampliamento, e sull’edificio B3, previsto per funzioni direzionali. L’udienza di merito davanti al Tar è fissata per il 5 marzo 2026.
Il Comitato e i residenti, assistiti dagli avvocati Davide Furlan e Giorgia Baldan, parlano di «un risultato importante» che tutela l’area in attesa della sentenza definitiva. «La pronuncia, articolata e approfondita, riforma l’ordinanza cautelare del TAR, scarna e poco motivata. Il Consiglio di Stato ha riconosciuto il rischio di una trasformazione difficilmente reversibile dei luoghi e ha escluso che sussista per Alì un’urgenza tale da giustificare la prosecuzione dei lavori, considerato che l’iter amministrativo è durato quattro anni».
Per i comitati si tratta di uno stop significativo all’«ennesima colata di cemento» che minaccia un quartiere già gravemente provato dall’espansione industriale. Camin e Granze, denunciano, hanno visto negli anni espropri, carenza di servizi e una progressiva perdita di identità territoriale, con il 78% della superficie occupata dalla zona industriale (circa 10 milioni di metri quadrati) a fronte di appena 1,1 milioni destinati a uso residenziale: «Aree già compromesse che avrebbero bisogno di riqualificazione, non di nuovo consumo di suolo».
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