I docenti universitari scioperano il 24
Blocco degli scatti di stipendio: la nuova mobilitazione rischia di far saltare le sedute di laurea

Professori sul piede di guerra per gli scatti mancati: dopo lo sciopero di settembre, che ha coinvolto oltre 11mila docenti sul territorio nazionale (150 a Padova), ora si annuncia una nuova mobilitazione per il 24 novembre. E qualcuno, dopo gli appelli d’esame, parla già di far saltare anche le sedute di laurea. I motivi della protesta sono molti, ma quello che ha fatto più discutere è il blocco degli scatti stipendiali, oggetto di una vertenza che si trascina dal 2014, come testimoniano numerose lettere firmate da oltre 14mila professori, ricercatori ed enti di ricerca. A settembre si è deciso per lo sciopero, facendo saltare gli appelli d’esame della sessione autunnale e causando molti disagi tra gli studenti. Il Movimento per la dignità della docenza universitaria aveva avanzato una serie di richieste, ma nella nuova legge di bilancio non sono state accolte. Il testo, ora all’esame delle varie commissioni del Senato, può ancora essere modificato, ma difficilmente la situazione cambierà di molto. «Se questo sarà il provvedimento», annuncia quindi il Movimento, «si andrà a un nuovo sciopero. Obiettivi e modi sono in fase di studio».
Sulla pagina Facebook di Roars (dedicata al mondo universitario) il dibattito è infuocato: qualcuno contesta lo sciopero come strumento, altri inneggiano al blocco delle sedute di laurea. Molto critica la posizione dell’Udu (Unione degli universitari): «Ci dispiace che queste mobilitazioni continuino a venir organizzate in totale autonomia», lamenta il coordinatore padovano Enrico Mazzo, «senza prima sentire studenti, ricercatori, non strutturati. Sarebbe più utile unirsi per migliorare la situazione, visto che il definanziamento colpisce tutti. A settembre ci sono già stati problemi organizzativi importanti, qualcuno ha rimandato la laurea. E ora si parla di bloccare anche le discussioni delle tesi, speriamo sia solo una voce».
Più possibilista il Sindacato degli Studenti: «La nuova comunicazione diramata del Movimento per la dignità della docenza», spiega Gabriele Gazzaneo, «rappresenta un tentativo di dimostrare che la questione non si è esaurita e che i docenti sono pronti a mobilitarsi ancora. Stiamo partecipando e seguendo i lavori di una rete nazionale che si è attivata a seguito dello sciopero, che ha accolto il nostro appello di rendere trasversale e unitaria la lotta per la dignità e il rifinanziamento dell’università pubblica. Oggi (ieri, ndr) ci siamo incontrati al Politecnico di Torino con docenti, ricercatori, dottorandi e altri studenti da tutti gli atenei italiani, per rilanciare una mobilitazione unitaria per il 24 novembre. Continueremo a lavorare anche a Padova in questa direzione, sebbene i tentativi iniziali non siano stati entusiasmanti».
Silvia Quaranta
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