I grandi concerti del 2014

PADOVA. È chiuso a lucchetto e a doppia mandata, ormai, il 2014. Anno nuovo, vita nuova. Eppure qualche spiffero soffia ancora, anzi suona. Anche se l’abbiamo rottamato e ne attendiamo uno migliore, l’anno appena trascorso ci saluta con ottimi ricordi, almeno in fatto di musica. Il Nordest, da Verona a Trieste, passando per due capitali come Venezia e Padova, si conferma terra di concerti per tutti i gusti, capace di ospitare tanto i grandi nomi della musica leggera italiana quanto i miti inossidabili del rock.
E proprio da questi bisogna partire. Perché quello dei Pearl Jam allo stadio Nereo Rocco di Trieste è stato senza dubbio un evento storico. La band di Seattle, capitanata da un Eddie Vedder in ottima forma, ha regalato agli oltre 30 mila fan un live strepitoso, considerato da molti osservatori uno dei migliori dell’intero “European Tour 2014”. Era il 22 giugno ed è possibile rivivere in parte quelle emozioni, tre ore di concerto e 35 brani in scaletta (tra cui due cover inattese dei Mother Love Bones per veri nostalgici del grunge), grazie al video integrale del live pubblicato dal fan club ufficiale il primo dicembre scorso, frutto di un certosino lavoro di montaggio effettuato utilizzando oltre una ventina di filmati amatoriali.
Si potrebbero sprecare gli aggettivi anche per il live di una vera leggenda vivente del rock: Robert Plant. L’ex cantante dei Led Zeppelin, davanti a 5000 spettatori, nella splendida cornice dell’anfiteatro Camerini, a Piazzola sul Brenta ha illuminato l’Hydrogen Festival con la sua voce unica. La sua data del 14 luglio, caratterizzata dalle nuove sonorità afroblues, non ha mancato di omaggiare anche il repertorio di fine anni Sessanta con le potenti esecuzioni di “Baby, I’m gonna leave you” e “Whole lotta love”. Dopo di lui ancora rock d’antan con le vibrazioni più metallare degli Scorpions, sempre all’Hydrogen, che hanno fatto sognare il fan. Rimanendo nel padovano non si può non registrare il pienone, allo stadio Euganeo, per l'ultimo tour di Ligabue. Il rocker di Correggio è una garanzia per il pubblico italiano, così come altri artisti che hanno sfilato nel 2014: Elisa, Baglioni e molte nuove leve da Mengoni a Cremonini, passando per il trittico Fabi, Silvestri, Gazzè sempre in grado di riempire i palasport. Ci sarebbe ancora molto da raccontare parlando della scena veneta, sempre più vitale.
Il 2014 è stato segnato dal trionfale tour degli Estra, storica band alternativa trevigiana, tornata sulle scene dopo oltre 10 anni di silenzio. Si sono fatti valere anche artisti come Massimo Bubola, veronese, protagonista di una riscoperta in musica degli antichi canti legati alla prima guerra mondiale, e Pierpaolo Capovilla, il cui esordio solista è stato selezionato tra i finalisti del Premio Tenco. C’è poi da ricordare il progetto live itinerante e collettivo dedicato al “Veneto Contemporaneo” promosso dal cantautore mestrino Marco Iacampo. Sono in piena parabola ascendente nomi come Yakamoto Kotzuga e Universal Sex Arena entrambi assoldati dalla Tempesta. Di loro e di molti altri, abbiamo ancora molto da scrivere.
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