«I nomi dei nostri caduti sono ormai illeggibili Ripulite il monumento»
chiesanuova. «I nomi dei soldati che hanno combattuto e sono morti per la patria non sono più visibili per colpa del tempo e della muffa. Sono i soldati delle due guerre mondiali che hanno sporcato di sangue il secolo scorso, ma una comunità che non ha cura della memoria dei suoi caduti, è destinata allo sfaldamento. Chiediamo un intervento immediato per il Monumento ai caduti di Chiesanuova perché gli sia restituito lo splendore che merita». A scrivere è la dottoressa Sandra Ruzza, dietro di lei alcuni cittadini di Chiesanuova, indignati, che si ribellano alla logica della sciatteria: il tempo lasciato passare senza interventi, senza cure da parte dell’amministrazione comunale. La Ruzza ha scritto al sindaco Sergio Giordani e ai settori di riferimento, a questi ultimi due mail senza ricevere risposta. Tuttavia la dottoressa Ruzza e gli altri residenti di Chiesanuova non sono da soli in questa loro battaglia di civiltà e memoria: con loro la Consulta 6A Ovest, presieduta da Luciano Sardena.
«Siamo perfettamente a conoscenza della situazione», riferisce il presidente Sardena. «Insieme al consigliere comunale Gianni Berno del Partito Democratico abbiamo già fatto presente la richiesta di intervento ai settori comunali. Ho anche ricevuto la lettera della cittadina. Per onor di cronaca, rispetto ai nomi, si è cancellato il colore nero con il quale erano dipinte le lettere che sono, invece, scolpite nella pietra: dunque, per leggere i nomi, adesso è necessario avvicinarsi alla lapide. Mentre la muffa segnalata dai cittadini in verità è lo sporco del marmo stesso. La loro lettera tuttavia è preziosa, l’abbiamo inoltrata a palazzo Moroni con la nostra sollecitazione ad intervenire per il prossimo 25 aprile, Giorno della Liberazione, affinché la cerimonia di ricordo restituisca ai partecipanti anche una bella e dignitosa immagine del monumento, oltre che la profondità della giornata». —
Elvira Scigliano
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