I partigiani piangono Lucio Fracalanza

PIOMBINO DESE. Se n’è andato sabato mattina all’età di 88 anni il Cavaliere della Repubblica Lucio Fracalanza. Persona capacissima sia sotto il profilo lavorativo che in quello sociale, è stato presidente dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia sin dalla fondazione della locale sezione, avvenuta intorno alla seconda metà degli anni Settanta.
Aveva fatto parte della Brigata “Corrado Lubian”, poi era stato chiamato a reggere il Terzo Battaglione, dopo che un suo amico era stato ucciso dai tedeschi, durante la lunga e dura resistenza nell’Alta Padovana. Un periodo in cui aveva cercato di moderare gli animi nella lotta, con un ruolo importante nel locale Comitato di liberazione nazionale. All’inizio degli anni Sessanta era stato anche amministratore comunale per un quinquennio. Era stato un combattente anche nel lavoro: dopo essere uscito dalla Morellato che muoveva in quegli anni i primi passi, era stato chiamato a fare il direttore della “Berica” di Piombino Dese, azienda leader nella produzione cinturini per orologi con ben 100 dipendenti. Fondò poi la sua Deseflex, riuscendo a vendere direttamente i cinturini in Svizzera agli stessi produttori di orologi: oggi l’azienda è gestita dalla figlia Rossella. Come presidente Anpi era mancato alla festa della Liberazione solo una volta, pochi giorni fa, quando il male gli aveva impedito di muoversi. Era stato comunque ricordato e gli era stato consegnato un attestato di assidua frequenza, per i 45 anni di appartenenza all’Associazione. Persona cordiale e di compagnia, lascia un vuoto anche nell’ambiente sociale. Lo piangono i figli Remo di 55 anni, Rossella 58 il genero Diego e i nipoti Ilaria e Giorgio. Questa sera alle 20 in chiesa sarà recitato il rosario in suo suffragio, il funerale sarà celebrato domani alle 15.30 a Piombino Dese.
Dario Guerra
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