I proprietari Peep possono diventare padroni delle case

ABANO TERME. Il Comune ha fissato le modalità di trasformazione delle aree Peep, le zone concesse anni fa ai cittadini dall’amministrazione comunale con diritto di superficie. Sono state fissate le nuove formule con cui venderle in diritto di proprietà. Si tratta di aree che il Comune aveva ceduto ai privati in diritto di superficie con possibilità di riscatto a prezzi inferiori a quelli del mercato. Sono circa 220 case, situate principalmente nella zona nord di Abano, quindi in via San Lorenzo, via Monterosso, via Pio X, via Primo Maggio, via Claudiana… Sul prezzo di cessione da parte del Comune c’era stato in passato un contenzioso con 200 cittadini, che avevano criticato le cifre prospettate per la cessione. Ora il Comune fissa le nuove tariffe, che nel giro di 10 anni sono di fatto diminuite dei due terzi. Il prezzo di vendita varierà a seconda della superficie, partendo da 3577,27 euro, fino ad arrivare intorno ai diecimila.
«Era una questione che andava avanti da 20 anni», spiega l’architetto comunale Patrizio Greggio «Con questa delibera il Comune consente al cittadino di pagare la cifra di riscatto pattuita e togliere così vincoli del Peep. Volendo il proprietario può accedere anche alla libera vendita. Abbiamo potuto sbloccare la questione con i nuovi regolamenti che sono entrati in vigore».
Gian Pietro Bano, che ha seguito da vicino la questione, analizza così la decisione dell’amministrazione comunale: «In questo momento chi va a riscattare si trova a farlo a prezzi stracciati e quindi non è tanto giusto nei confronti di chi l’aveva fatto prima. Claudio abbassa chiaramente i prezzi per rendere più appetibili le aree», afferma il consigliere di minoranza dei Cittadini per il cambiamento, «mi risulta che un’area che una dozzina di anni fa costava 20 milioni di lire adesso può essere riscattata con poco più di 3 mila euro». Ma non è stato certo il Comune a far crollare il mercato immobiliare. La cessione potrebbe cambiare gli scenari di quelle zone di Abano: «Si potrebbe dare il “la” a una speculazione. I privati potrebbero vendere l’area a terzi e per esempio da una villetta potrebbe benissimo nascere un condominio» paventa Bano.
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