I referti dell’avvocato Longo: è stato massacrato

PADOVA. Una prognosi provvisoria di 30 giorni per fratture multiple, emorragie e traumi. Parla chiaro il referto dell’avvocato Piero Longo, parla di una persona massacrata di botte durante l’aggressione avvenuta la sera di mercoledì 30 settembre, davanti alla sua abitazione di riviera Tiso da Camposampiero.
Longo, 76 anni, arriva in ambulanza al Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera poco dopo la mezzanotte di giovedì. Il codice d’ingresso è giallo. «Vigile all’arrivo, rallentato, parola impastata, risponde a tono alle domande», si legge nel verbale redatto dai medici del pronto soccorso.
Longo rimane in ospedale fino alle 4 del mattino, dove viene sottoposto a tutti gli accertamenti comprese la consulenza oculistica e quella di chirurgia maxillo facciale, poi decide di firmare le autodimissioni e tornare a casa. La mattina seguente rientra all’ospedale dove viene sottoposto a tac cerebrale di controllo, elettrocardiogramma, raggi e una serie di altri esami. Le lesioni riportate dall’avvocato, che attualmente si trova in convalescenza nella propria abitazione, dove sta seguendo le prescrizioni e le cure impartite dai sanitari, sottoponendosi agli esami di controllo prescritti, sono tutte nelle carte di dimissione del 2 ottobre.
«Multiple fratture alle ossa del capo, in particolare: frattura del pavimento orbitario sinistro con enfisema del volto e pneumo-orbita sinistra, frattura delle ossa nasali bilaterali con edema generalizzato al volto, frattura scomposta del pilastro anteriore mascellare superiore destro con emoseno». E ancora: «Emorragia all’orecchio destro. Enfisema mediastinico ed enfisema sottocutaneo latero cervicale, ascrivibile a violento traumatismo compressivo del collo e della trachea. Igroma cerebrale». Un pestaggio violentissimo, che rimanda al mistero del movente. —
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