I SENATORI / Antonio De Poli, «mister preferenze», l’uomo del centro in Veneto

Lunga esperienza da amministratore, prima come sindaco di Carmignano poi come assessore regionale con Galan. È portavoce nazionale dell’Udc

PADOVA. Vicentino di nascita ma da sempre residente a Carmignano di Brenta. E' dal 2010 il portavoce nazionale dell'Udc, uno degli uomini più vicini al leader Pier Ferdinando Casini. Sposato con un figlio, entra in politica nel 1982 come delegato del movimento giovanile della Democrazia Cristiana. Nel 1990 è eletto sindaco di Carmignano e nel 1995 entra in consiglio regionale come capogruppo del CCD. Dal 2000 è assessore alle politiche sociali, nella giunta Galan. Non manca un'occasione per raccogliere consensi e nel nel 2004 approda anche al Parlamento Europeo. Un anno dopo torna in consiglio regionale e torna a fare l'assessore al sociale in Regione, sempre assieme a Giancarlo Galan. Nel 2006 la prima elezione nazionale: diventa senatore e entra a far parte della commissione Affari Sociali. Due anni dopo, alle scorso politiche, cambia ramo del parlamento e arriva alla Camera. Sempre nel 2008 doventa portavoce nazionale dell'UDC. Nel 2009 è stato nominato segretario regionale dell'Udc in Veneto. Un anno dopo si candida alla presidenza del Veneto, ma arriva terzo dopo Zaia e Bortolussi.

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