I verbali dell'amante di don Contin: "Costretta ad adescare ragazzini"

Il primo bacio, le perversioni crescenti, la "valigetta magica", i rapporti a tre con l'altro parroco: tutto sullo scandalo di Padova
PD 26 aprile 2004 G.M. Sala Anziani palazzo moroni , convegno , "Sicurezza e Anziani" , Don Andrea Contin (SALMASO) CONVEGNO SU _ANZIANI E SICUREZZA_ - SALMASO
PD 26 aprile 2004 G.M. Sala Anziani palazzo moroni , convegno , "Sicurezza e Anziani" , Don Andrea Contin (SALMASO) CONVEGNO SU _ANZIANI E SICUREZZA_ - SALMASO

PADOVA. Otto pagine di denuncia, di cui sei in cui si racconta di un amore sbagliato scandito da presunte violenze e vessazioni.  E' la denuncia presentata dalla donna di 49 che accusa don Andrea Contin, il parroco di San Lazzaro, attualmente sospeso dal servizio.

L'amante di don Contin racconta tutto: ecco i verbali

L’INIZIO DEL RAPPORTO

«Iniziai a frequentare nel 2001 la parrocchia di San Lazzaro». Comincia così la deposizione della quarantanovenne. «Nel 2006 arrivò a capo della parrocchia don Andrea Contin. Un giorno, invitandomi in canonica, dopo una breve conversazione, mi abbracciò e mi baciò sulla bocca. Rimasi impietrita, me ne andai sconvolta».

LE PERVERSIONI

«Nel febbraio/marzo 2011 ci fu il primo rapporto sessuale in canonica che non fu dolce ma marcatamente aggressivo. Nonostante ciò mi sentivo sempre più innamorata e felice per le sue tante attenzioni».

"Ero realmente felice di ricevere tante attenzioni, fin quando mi fece leggere alcuni sms molto spinti provenienti da altre ammiratrici. Mi faceva vedere anche foto di donne nude durante atti sessuali con altri uomini. Alcune erano parrocchiane che io avevo visto frequentare la chiesa.

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VOYEURISMO

"Mi portò spesso nei parcheggi autostradali nella zona di Vicenza per farmi guardare uomini e donne che facevano sesso fuori dall’auto. In quel periodo mi diede anche le chiavi della canonica e mi aiutò economicamente nell’acquisto di un’auto di cui ero sprovvista.

FOTO E "AGGEGGI"

Iniziò a essere molto esigente dal punto di vista sessuale e mi scattò delle fotografie dapprima vestita, poi parzialmente svestita, infine completamente nuda. Voleva rapporti sempre più spinti. Aveva sempre con sé una valigetta con all’interno vibratori, maschere, capi in pelle già visibilmente usati da altre donne e un giorno mi portò in un sexy shop nell’Alto Vicentino dove acquistò specifici prodotti erotici».

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IL SECONDO PARROCO

«Un giorno mi portò da don Roberto Cavazzana a Carbonara di Rovolon perché mi disse che doveva salutarlo. A un certo punto mi prese la testa e me la abbassò dicendo che dovevo avere un rapporto orale. Obbedii. La stessa cosa avvenne una seconda volta, quando don Andrea mi portò a cena con don Roberto in un ristorante dei colli. Successivamente ci recammo in canonica a Carbonara di Rovolon dove abbiamo avuto un rapporto sessuale a tre».

I RAGAZZINI «Iniziò a chiedermi di andare dietro la canonica per attirare i ragazzi che giocavano nel campo di calcio e, una volta adescati, mi costringeva ad avere rapporti con loro vicino al garage. Lui, nascosto, mi filmava».

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LE VIOLENZE

«A maggio del 2011, durante la sagra di San Lazzaro, mentre facevo volontariato, lui si accorse di un uomo che mi aveva guardata senza che io me ne accorgessi. Una volta entrata in canonica mi scaraventò a terra e iniziò a picchiarmi. Nei giorni successivi indossai una maglietta lunga per nascondere i lividi».

Il vescovo di Padova, monsignor Cipolla
Il vescovo di Padova, monsignor Cipolla

UN'ALTRA DONNA

«Pochi giorni dopo l’Epifania, nel 2012, una sera mi disse di avere un impegno a Casetta Michelino. Io, già insospettita, andai a verificare e trovai nelle vicinanze dell’albergo Net Center l’auto di una parrocchiana. Verso le 2 di notte la vidi uscire dal bar collegato alla canonica. Fu così che scoprii la loro relazione. A quel punto andai in canonica, lui negò ogni mia accusa e mi picchiò con calci e pugni».

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LA BELLA VITA

«Nei ristoranti di lusso era conosciuto come “l’avvocato”. Mi chiese di confermare tale ruolo. Sceglieva sempre hotel molto costosi: Villa dei Cedri in zona Garda, Ca’ Manier a Trissino (Vicenza), hotel Nautica a Novigrad, Villa Cittar in Croazia, hotel Draga di Lovrana, hotel Taverna da Marino in Croazia, hotel Le Fontanelle a Castelnuovo Berardenga Pianella (Siena). Quando prenotavamo mi faceva pagare mediante bonifico dal mio conto corrente per consegnarmi i soldi contanti solo in seguito».

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