«I vigili mi hanno multato perchè li fotografavo»

PADOVA. Scatta una foto ai vigili urbani che multano le auto sulla corsia dei bus e viene circondato da sei agenti che gli chiedono di esibire i documenti. Alessandro Katsulis, 33 anni, padovano di origine greca, titolare dell’agenzia Leonardi Viaggi di corso del Popolo, si è opposto all’improvviso e immotivato controllo chiedendo spiegazioni agli agenti. Questo suo comportamento è stato sanzionato dagli uomini della polizia municipale che hanno redatto un verbale contestando l’articolo 651 del codice penale: “rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità personale”. Il giovane imprenditore è stato costretto ad affidarsi ad un legale. «Con tutto quello che accade in stazione e dintorni mi sembra assurdo un comportamento del genere nei confronti di un commerciante».
Le foto. Da tempo i commercianti a ridosso di piazzale Stazione e corso del Popolo si lamentano per il nuovo percorso creato per i perdoni che, a loro dire, penalizza gli affari. «Venerdì pomeriggio poco dopo le 16 sono uscito a fare alcune foto da allegare alla petizione che stiamo preparando» racconta Alessandro, «improvvisamente mi sono accorto che i vigili urbani stavano fermando tutte le auto e le moto provenienti da via Fra Eremitano in transito sulla corsia di bus e taxi verso la stazione. Mi sembrava un soggetto interessante e li ho fotografati. Ma nel giro di pochi istanti mi sono trovato circondato da ben sei agenti della polizia municipale. C’era addirittura il nucleo cinofili».
«Fornisca i documenti». Alessandro non capiva: «Prima mi hanno chiesto se ero un fotografo, poi mi hanno detto di esibire i documenti. Io ho dimostrato loro tutta la mia perplessità, spiegando che non avevo i documenti con me e che non capivo il motivo di tanta animosità. Loro insistevano e io ho perso la pazienza. Gli ho detto di guardarsi intorno perché forse, in stazione, ci sono molte altre persone da controllare. Sono tornato nella mia agenzia e loro mi hanno seguito, entrando tutti insieme. A quel punto ho consegnato loro la mia carta d’identità ma questo non è servito a risolvere la situazione».
La sanzione. Nel verbale compilato dagli uomini della municipale viene contestato l’articolo 651 del codice penale che prevede l’arresto fino a un massimo di un mese o l’ammenda fino a un massimo di 250 euro. Alessandro Katsulis è seguito dall’avvocato Alberto Toniato del foro di Padova.
Rammarico. «Francamente mi sembra una reazione spropositata» commenta il titolare dell’agenzia di viaggi, «non stavo facendo nulla di illegale. Chiedere i documenti per ripicca ad una persona che sta scattando una foto non mi sembra un atteggiamento normale». Soprattutto se si considera che scattare foto sulla pubblica via, come in questo caso, non è vietato in alcun caso.
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