Il boss della ’ndrangheta futuro architetto
Un altro detenuto diplomato a Padova con voti alti. Dopo il serial killer Donato Bilancia - che ha preso 83 su 100 nella sezione del carcere aggregata all’istituto Gramsci-Einaudi - al liceo artistico Pietro Selvatico ha superato l’esame di Stato Giuseppe D’Agostino, 49 anni, detenuto al Due Palazzi. D’Agostino ha ottenuto un voto ancora più alto del genovese Bilancia: 90 su 100. Si è diplomato come privatista e tra tutti gli esterni ha preso il voto migliore, mentre - se si fa il confronto con tutti i diplomati della commissione in cui è stato inserito, ha ottenuto il terzo punteggio assoluto. D’Agostino ha frequentato la scuola dentro al carcere come uditore perché proveniente da un altro istituto di pena. Per questo ha sostenuto l’esame di maturità come privatista esterno al Pietro Selvatico. Come Bilancia, anche D’Agostino, che mira a diventare architetto, ha un passato burrascoso. Prima di essere arrestato nel 2006, a Rosarno, dai Ros-Cacciatori di Calabria, ha fatto parte per anni del clan omonimo dei D’Agostino, di Laureana di Borrello, ai margini della piana di Gioia Tauro, alleato con la ’ndrina dei più noti Bellocco. Quando il neodiplomato, imputato di 10 omicidi e di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, fu arrestato, stava pasteggiando con pesce spada e champagne. Ma adesso, a quanto raccontano anche gli agenti della polizia penitenziaria del Due Palazzi, D’Agostino si sarebbe pentito di tutti i crimini. « Io lo conosco come studente, che ha sempre partecipato alle lezioni dietro le sbarre con un grande impegno», afferma la docente Michela Zamper, «Ha sempre dimostrato una passione autentica per la pittura e per la storia dell’arte. Quelli che l’hanno esaminato mi hanno riferito che ha presentato una tesina brillante sul rapporto tra il futurismo e la guerra ed ha parlato anche del poeta Giuseppe Ungaretti».
Felice Paduano
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