Il campo da calcio senza porte né linee

Denuncia della consigliera Talarico: «È collaudato dal 2008» Il sindaco di Montegrotto ammette: «Ora andremo a fondo»
Di Irene Zaino

MONTEGROTTO TERME. Un campo da calcio collaudato, pagato 64.500 euro, ma senza linee né porte per giocarci. Parte da un sopralluogo al campetto di via Flacco l’ennesima denuncia della consigliera di opposizione Sabrina Talarico.

La capogruppo di “Terme e Futuro” ha richiesto gli atti in Comune. Documenti che, ricostruisce, risalgono al 2004 quando l’amministrazione di Luca Claudio e Massimo Bordin aveva approvato la perequazione del Palaberta.

«Ricordo che è una delle più grosse speculazioni edilizie mai realizzate nel nostro territorio, insieme all’ex Zeus» dice Talarico «Al privato è stata data un’area del valore immobiliare di 8 milioni di euro e in cambio i cittadini di Montegrotto hanno ottenuto la realizzazione di tre opere da 2,5 milioni di euro. Una perequazione evidentemente sperequata». Secondo la consigliera, infatti, delle tre opere, una è il Palaberta «che tuttora non è stato completato, salvo essere inaugurato quattro o cinque volte». L’altra è il campetto da gioco di via Flacco.

«È costato 64.500 euro e nell’aprile 2008 risulta collaudato da un ingegnere che ha dichiarato l’opera finita. Noi però», prosegue Talarico, «vediamo soltanto un campo incolto e recintato con una rete da pollaio che confina con un’area giochi per bambini altrettanto incolta e inutilizzata, costata 23.454 euro».

«Ci chiediamo», continua la consigliera di “Terme e Futuro” «se questi amministratori vivano qui o in un altro comune visto che si dichiara quest’opera finita quando non lo è». Inoltre la consigliera tira in ballo i 129 mila euro con cui il privato avrebbe dovuto realizzare spogliatoi a servizio del campo da calcio del Palaberta. «In Comune ci è stato detto che questi soldi dal privato non sono mai stati versati. Ma se il sindaco sta tagliando contributi ad asili e scuole ripetendo come un mantra che non ci sono soldi, cosa aspetta a incassarli?». Questa la replica di Bordin: «Quegli spogliatoi dovevano essere fatti se noi avessimo costruito il campo del Palaberta, ma non abbiamo un milione di euro da spendere. Quindi abbiamo atteso per capire dove far costruire questi spogliatoi e sto valutando di farli fare a servizio delle tensostrutture che non li hanno. Invece per il campo di via Flacco, Talarico ha ragione: il collaudatore ha detto che l’opera era finita e finita non era, ora andremo a fondo».

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