Il Capodanno cinese non si fa influenzare dal coronavirus

In 5 mila al corteo con drago e leoni: inizia l’anno del topo Sul palco in Prato della Valle gli atleti di arti marziali
MARIAN -AGENZIA BIANCHI- CAPODANNO CINESE
MARIAN -AGENZIA BIANCHI- CAPODANNO CINESE

Padova non ha paura del coronavirus. Appena una manciata di spettatori (cinesi) hanno indossato una mascherina, il resto del pubblico ha partecipato gioiosamente al Capodanno cinese in piazza, organizzato dall’Istituto Confucio con il Comune e l’Università. «È una grande festa» saluta (e tranquillizza) il professore Giorgio Picci, direttore dell’Istituto all’Università, «da noi non ci sono virus, tutti i ragazzi che portano i dragoni sono di Pordenone. Divertitevi e non preoccupatevi». Anche il pubblico è dello stesso avviso: «È una manifestazione bellissima» dicono in coro.

il corteo

In testa al corteo di 5 mila persone batte incessante il tamburo: le percussioni sono potenti e fanno indietreggiare Nian, il drago, che è pronto all’attacco. Sventola, si solleva e si riabbassa senza sosta; accanto a lui i due leoni, uno rosso e uno d’oro, saltano, sinuosi si avvicinano e indietreggiano. È uno spettacolo che celebra il rituale di un’antica leggenda cinese: la Danza del drago e dei leoni è una parata a ritmo battente di tamburi e cimbali che sfila per le strade per spaventare il mostro Nian, che esce una volta all’anno dalla sua buia caverna, per mangiare gli uomini. La parata invoca i draghi cinesi benigni, capaci di assicurare l’arrivo della fortuna.

l’anno del topo

«Questo è l’anno del topo» dice il Maestro di arti marziali Liu Yuwei, della Weisong School di Pordenone, «il primo animale dello zodiaco cinese, simbolo di un nuovo inizio, di grande ambizione e determinazione verso il raggiungimento dei propri obiettivi: se avete delle buone idee, spingete sull’acceleratore. La danza del leone è pensiero positivo che vogliamo rivolgere a chi, in questo momento, sta soffrendo in Cina. Non è solo il problema di un Paese ma del mondo perché siamo tutti uomini e dobbiamo sostenerci l’un l’altro».

gli atleti

La marcia a tamburo battente raggiunge Prato della Valle dove è stato montato un palco. Iniziano le esibizioni che rivelano un salto di qualità della Weisong School di Pordenone, grazie a un training con i maestri Zhao Weibin e Gong BingWei della Guangzhou Dragon and Lion Dance Association, giunti dalla Cina per formare gli atleti sulla danza dei leoni e del drago. Sul palco campioni nazionali e mondiali di arti marziali: Andrea Colin, campione italiano; Luca Puiatti, medaglia di bronzo ai Campionati italiani; Nicola Clara, argento ai Campionati italiani; Pierpaolo Rosso, bronzo ai Campionati italiani; Greta Bares Mellina, campionessa italiana; Michele Ruppolo, campione italiano e medaglia d’argento ai Mondiali; Mattia Meneguzzi, medaglia di bronzo ai campionati italiani; Amon Montagner, campione europeo; Marta Zillet, campionessa mediterranea. —

Elvira Scigliano

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