Il collezionista di flipper «Senza non potrei vivere»

Abita a Chiesanuova e all’ingombrante raccolta di vecchi apparecchi elettronici ormai scomparsi dai bar, Loris Trevisan ha coinvolto anche la moglie e i tre figli

CHIESANUOVA. «Senza flipper credo che non riuscirei più a vivere». Ecco come si descrive un vero appassionato del mondo dei flipper. Parola di Loris Trevisan, un ragazzone di 44 anni, abitante a Chiesanuova, sposato, con 3 figli, e profondo amante viscerale dei vecchi flipper. Loris è uno dei pochi collezionisti rimasti nel territorio padovano, se non addirittura l’unico, e quando ci racconta la sua passione per i flipper gli brillano gli occhi, quasi a commuoversi. «La mia passione per i flipper – racconta – è nata da bambino quando mio padre mi portava le domeniche pomeriggio nel bar del paese a Selvazzano, e lì passavo intere giornate a giocare con i diversi flipper presenti nel locale.»

Ancora oggi Loris coltiva questa passione, che è riuscito a trasmettere non solo alla moglie Chiara, ma anche ai figli Carlo, Riccardo e Pietro. La sua collezione è iniziata nel 1995, quando i videogiochi si sono imposti nel mercato, riuscendo a sostituire i flipper nei bar. «Ho voluto “salvare” i flipper dal dimenticatoio della gente, – ci spiega Loris - perché i giochi elettronici stavano mandando in pensione i flipper dai locali. All’inizio li mettevo a casa dove trovavo posto, ma con il passare del tempo si accumulavano e non ce la facevamo più a muoverci in casa. Devo confessare che la fidanzata d’allora, oggi mia moglie, è stata davvero brava a “sopportare” d’avere la casa invasa dai flipper, ma sono riuscito a fare innamorare anche lei di questo mondo. Il sabato sera andavamo a giocare nelle sale giochi, e ora mia moglie è convinta che ci dovrebbe essere un flipper in ogni casa. Per gli appassionati come me giocare con i flipper diventa una droga positiva e sana, che ti cattura e non ti lascia più».

Nonostante nei bar i flipper siano scomparsi ormai da anni, soprattutto a causa degli elevati costi di manutenzione e delle difficoltà oggettive nel trovare i pezzi di ricambio, negli ultimi anni la richiesta di flipper in Italia, a livello privato, è cresciuta molto, e sono sempre di più i tornei organizzati sia da associazioni sia da meri appassionati, validi per la classifica mondiale.

«Poche settimane fa – afferma Loris – abbiamo organizzato un torneo di flipper, valido per il circuito internazionale, al Bowling di Campodarsego, dove è stato presentato il nuovo flipper “X-Men” della ditta statunitense Stern, la sola rimasta in tutto il mondo a produrne ancora».

Manuel Glauco

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