Il Comune di Este rilancia la vendita delle sue ex scuole

ESTE. Il Comune rilancia la vendita delle sue ex scuole. Sono infatti stati pubblicati gli avvisi pubblici di manifestazione d’interesse per la vendita delle ex scuole di Schiavonia (in via Ponticello) e di Pra’ (via Chiesa Pra’). Si tratta di due strutture dismesse ormai da molti anni, che compaiono da tempo nei piani di alienazione approvati dal Comune ma che fino ad ora non hanno trovato alcuno sbocco commerciale.
Il Comune avanza anche una stima di incasso: la vendita delle scuole di Schiavonia potrebbe portare 80 mila euro nelle casse comunali, quelle di Pra’ potrebbero invece garantirne 70 mila. I due avvisi danno tempo fino al 30 giugno per presentare un eventuale interesse all’acquisizione degli immobili in questione. Nello specifico, le scuole di Pra’ si articolano su 191 metri quadri e 882 metri cubi, mentre quelle di Schiavonia toccano i 218 metri quadri e 811 metri cubi. «Costituisce interesse dell’amministrazione comunale procedere all’alienazione di questi beni con preferenza rispetto ad altri, non solo per ragioni di carattere patrimoniale, ma anche per motivazioni di rigenerazione e riqualificazione urbana», si legge nelle delibere approvate. Entrambe le scuole rappresentano infatti un “vuoto” che dequalifica le due frazioni e che richiede anche delle spese di manutenzione per evitarne il degrado.
L’amministrazione si rende peraltro disponibile, qualora vi sia interesse, a far visionare gli immobili, accompagnati da un dipendente del Comune. La visita deve essere prenotata telefonicamente al numero 0429-617524. La vendita delle scuole non trova tutti d’accordo in città. Il gruppo L’Altra Este, ad esempio, parla chiaramente di «svendita di patrimonio pubblico», invita il Comune a ricercare fondi europei per restaurare i due edifici e ricorda come a Pra’ una raccolta firme di residenti abbia respinto l’idea della cessione della struttura. Che ha peraltro un valore storico: oltre ad aver ospitato intere generazioni di bambini ha anche segnato la storia della frazione per decenni. Basti ricordare la strage tedesca del 27 aprile 1945. Lì i tedeschi vennero imprigionati dai partigiani nella mattina di quel tragico giorno, lì si ripararono in molti contro le persecuzioni naziste e fasciste.
Lo stesso Comitato di Pra’ di Volontariato, realtà molto attiva nella frazione, si è dimostrato più volte contrario alla cancellazione di quell’edificio. —
Nicola Cesaro
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