Il degrado di piazza Conciapelli: droga, alcol e urina

PADOVA. «Questa è una delle più brutte piazze di Padova». Esordisce così Angelo Bizzo, portiere di un condominio che si affaccia su piazzetta Bettiol, quando gli si chiede di parlare della sua zona, una piccola area racchiusa tra via Giotto e piazzetta Conciapelli, dietro le Porte Contarine. «È una piazza dimenticata, una piazza che da anni vive nel degrado e cui nessuno sembra interessarsi», incalza il portiere, che a sostegno della sua tesi porta alcuni esempi di quello che vede quasi tutti i giorni. «Durante la settimana è praticamente isolata, soprattutto d’inverno, nel weekend invece si anima di ragazzini, quasi tutti minorenni, che si ubriacano e insudiciano la piazza».
Sono per la maggior parte giovani dediti allo stile punk, rock e soprattutto emo. Abiti scuri, neri di solito, zaini con le scritte, skateboard, capelli tinti dei colori improbabili. Da anni ormai hanno fatto di piazzetta Sartori, piazzetta Conciapelli e piazzetta Bettiol il loro punto di ritrovo. Siamo sotto le finestre di casa dell’ex sindaco di Padova e ora europarlamentare Flavio Zanonato, siamo a due passi dalla sede provinciale della Cisl, dagli uffici dei professionisti, dalle banche, dal supermercato Despar che da tempo minaccia di chiudere “causa degrado”.
«Arrivano in piazza intorno alle quattro, di sabato pomeriggio soprattutto, si comprano le bottiglie di alcolici al supermercato, le infilano negli zaini e poi vengono qua a consumarle», racconta infastidito il portiere che giusto qualche giorno fa ha avuto una discussione con una coppia di giovani piuttosto maleducati.

«Il problema grosso è che questi ragazzi, per la maggior parte italiani, non hanno alcun rispetto per niente e per nessuno. Non nuocciono solo a sé stessi ma anche agli altri. Fanno i loro bisogni all’aperto e senza alcun pudore addosso alle pareti e se provi a richiamarli ti insultano. Dobbiamo dare la pittura alle pareti di continuo perché non si vedano i segni del loro passaggio», continua il portiere del palazzo.
«Qualche giorno fa ho detto a uno di questi che non si sporcano le pareti, che i cani fanno la pipì all’aperto non le persone. Di tutta risposta lui e la sua fidanzatina mi hanno aggredito dicendomi in maniera piuttosto scurrile che loro fanno quello che vogliono». Ma non si tratterebbe solo di una questione di pulizia della piazza o di rispetto per chi ci abita. I ragazzi che frequentano la zona infatti oltre ad ubriacarsi spesso comprerebbero anche droga. «C’è un discreto spaccio di droga qua in piazza», afferma Sileno Dianese, residente di una palazzina in piazzetta Bettiol. «C’è un via vai continuo di persone in piazza e un giro di mani che dire sospetto è poco».
Per drogarsi i giovani non utilizzerebbero solo piazzetta Bettiol, ma si sposterebbero anche in un altro punto poco lontano. «Vanno dietro al monumento di Libeskind. Là sono riparati e lontani da occhi indiscreti», afferma Sileno Dianese. «Addirittura dalla mia finestra di sera ho visto diverse volte persone che scavalcavano e andavano a dormire o dietro il monumento». Effettivamente sull’erba, dietro al monumento in memoria dell’11 settembre, non è difficile trovare qualche siringa usata, del liquido di soluzione disinfettante e qualche cartaccia. «L’unico miglioramento che ha avuto la zona è da quando c’è il nuovo centro medico Valentini che rivitalizza in parte l’area», prosegue il portiere. «Speriamo solo che questa situazione possa presto avere una svolta, perché i residenti sono davvero esasperati».
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