Il detenuto Zhang da Padova con Benigni da papa Francesco

Si chiama Zhang Agostino Jiangquing, ha 29 anni, è cinese, da dieci è in carcere al Due Palazzi di Padova. Non è in regime di semilibertà, anche se ne ha fatto richiesta, ma da un anno gode di...
PD 03 MARZO 2005 G.M...CONVEGNO CGIL AL PAPA LUCIANI. FRANCA BIMBI..(SALMASO) CONVEGNO CGIL AL PAPA LUCIANI. (SALMASO)
PD 03 MARZO 2005 G.M...CONVEGNO CGIL AL PAPA LUCIANI. FRANCA BIMBI..(SALMASO) CONVEGNO CGIL AL PAPA LUCIANI. (SALMASO)

Si chiama Zhang Agostino Jiangquing, ha 29 anni, è cinese, da dieci è in carcere al Due Palazzi di Padova. Non è in regime di semilibertà, anche se ne ha fatto richiesta, ma da un anno gode di permessi. Uno di questi permessi lo ha portato a Roma dove ieri ha incontrato papa Francesco, essendo tra gli invitati della consegna da parte di Marina Berlusconi, presidente di Mondadori, della prima copia dell’edizione italiana del libro intervista del pontefice “Il nome di Dio è Misericordia”. E non è finita: Zhang Agostino questa mattina partecipa alla presentazione del libro all’Istituto Patristico Augustinianum, sempre a Roma, assieme a monsignor Giuseppe Costa (direttore della Libreria Editrice Vaticana), all’autore del libro-intervista Andrea Tornielli, a Roberto Benigni (invitato direttamente da Bergoglio), al segretario di Stato Vaticano il vicentino Pietro Parolin. Cosa ci faccia un giovane cinese, detenuto a Padova, in cotanta santa compagnia è spiegato dal fatto che Zhang Agostino è diventato un “caso” da quando lo scorso aprile (non che sia un caso unico) ha ricevuto battesimo, comunione e cresima al Due Palazzi dalle mani del vescovo Mattiazzo. Questo al termine di un percorso durato tre anni di avvicinamento alla religione. Un intenso percorso guidato da don Pozza cappellano del carcere e da uno dei diaconi che fanno parte dell’équipe diocesana distaccata dietro le sbarre.

Mesi fa Zhang Agostino aveva già avuto un permesso “speciale”: era nel gruppo di detenuti (anche padovani) che sono stati ricevuti dal papa. È diventato un po’ un simbolo, Agostino Jiangquing, i cui genitori abitano e lavorano nel Nord Italia e in aprile hanno partecipato al battesimo. Quanto a lui, descritto come persona tranquilla e simpatica, in ottobre aveva iniziato a frequentare la prima superiore in carcere ma per ora ha smesso visto che ha avuto l’opportunità di lavorare, dentro il Due Palazzi, nel laboratorio di montaggio.

Alberta Pierobon

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