Il gioco di Confucio ora sbarca in Italia

A Mestre gli open di Mah Jong, diffusissimo in Oriente
Un tavolo di Mah Jong in Cina E’ praticato da secoli nelle famiglie In Italia ci sono 13 club
Un tavolo di Mah Jong in Cina E’ praticato da secoli nelle famiglie In Italia ci sono 13 club
Un gioco praticato da milioni di persone al mondo, conosciuto da almeno duemila anni e - si dice - inventato addirittura da Confucio sbarca finalmente in Italia per una iniziativa ufficiale, cercando di conquistarsi anche da noi quel ruolo che in Oriente lo vede dominatore incontrastato delle serate casalinghe e dei locali pubblici. Per la sua prima volta in Italia, sarà Mestre ad avere l'onore di ospitare da oggi al 10 luglio nei saloni dell'Hotel Laguna Palace la quarta edizione dell'Open European Mah Jong Championship, campionato europeo aperto anche ai migliori giocatori internazionali organizzato dalla Fimj (Federazione Italiana Mah Jong) in collaborazione con Ema e DragonKong, piattaforma di gioco on-line internazionale.  Il mahjong è un gioco da tavolo per quattro giocatori il cui nome, letteralmente, significa «uccello di canapa» e che ha origini antichissime, addirittura attribuite nella tradizione a Confucio nel 500 a.c ed esportato negli Stati Uniti a partire dal XIX secolo. Si tratta di un gioco di tessere (la parte più bella da vedere, colorate e con splendidi simboli orientali) che per molte caratteristiche si potrebbe assimilare a giochi di carte più conosciuti da noi come il Ramino o la Scala Quaranta. In pratica, i giocatori guadagnano punti creando opportune combinazioni di tessere (tris, poker, scale, ma anche suggestive combinazioni di simboli, draghi, fiori) e rimuovendole dal gioco. Il fulcro del gioco sono i raddoppi, ovvero combinazioni o tessere particolari che danno diritto a moltiplicare anche di varie volte i punti in tavola, ma per chi assiste a una partita per la prima volta, l'immagine più suggestiva è la costruzione del "castello", cioè il muro di tessere coperte dalle quali i giocatori pescheranno la propria. A Mestre per i tre giorni di gara al Laguna Palace sono attesi ad invito i 160 migliori giocatori del mondo, che difenderanno la bandiera di quindici paesi, tra i quali, oltre alla ovvia Cina, Russia e Stati Uniti. L'Italia sarà presente con la sua squadra nazionale, capitanata dal campione italiano assoluto Giacomo Lamporesi, e l'Open sarà l'occasione non tanto per emergere a livello di singola prestazione, ma di creare un nuovo punto di partenza per un gioco che nella nostra nazione conta per ora su tredici club affiliati.  Per tutti gli interessati e i curiosi, è già attivo il sito ufficiale dell'Open all'indirizzo www.oemc2011.com.  E' una occasione unica - dice il veneziano Giuseppe Baù, organizzatore dell'iniziativa - per conoscere ed appassionarsi ad un gioco che ha profonde radici nel mondo orientale, ma è perfettamente comprensibile da tutti. Facile da imparare, facile da giocare ma anche complesso e ricco di stimoli intellettuali, il Mah Jong appassionerà di sicuro chiunque si avvicini per la prima volta. Quello che consiglio è provare a venire a veder giocare i migliori al mondo: appena finita la partita, vorrete sedervi subito al tavolo anche voi».

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova