Il “Girotondo” a fine corsa Prefabbricato da demolire per un asilo nuovo di zecca

pontevigodarzere. È in piedi dal 1975: i primi bimbi ospiti della struttura ormai oggi sono uomini e padri di famiglia. Parliamo dell’asilo “Il Girotondo” di via Melli, realizzato in un prefabbricato. Dignitoso, per carità, ma pur sempre un prefabbricato. Per questo l’amministrazione ha deciso di demolirlo e regalare al quartiere un asilo nuovo di zecca entro l’anno scolastico 2021-2022. Oggi sono circa settanta i bambini del nido e della scuola d’infanzia, da 0 a 6 anni, che usufruiscono del servizio, e che il prossimo anno saranno temporaneamente traslocati in altri edifici vicini per permettere la costruzione del nuovo plesso. Spesa: 1, 8 milioni di euro.
FATTIBILITà
L’assessore alle politiche scolastiche Cristina Piva ha ottenuto il via libera dalla giunta per il progetto di fattibilità economica e per la partecipazione ad un bando statale che permetterebbe all’amministrazione di ottenere finanziamenti dal Governo. «Per noi questo è un progetto importante, perché pur essendo una struttura ottima e senza nessuna carenza, è arrivato il momento di buttare giù il prefabbricato prima che deperisca e realizzare una scuola vera», spiega Piva, confermando che si tratta dell’unica struttura in prefabbricato rimasta a Padova.
GARANTIRE IL SERVIZIO Per iniziare i lavori l’iter è ancora lungo. Se dovesse arrivare l’ok da Roma bisognerà aspettare i soldi e poi procedere con l’approvazione del progetto definitivo, di quello esecutivo e poi l’assegnazione del cantiere. Se tutto dovesse filare liscio quest’anno scolastico servirà per definire la questione burocratica, mentre il prossimo per l’abbattimento e la realizzazione della nuova scuola, in modo da arrivare pronti entro l’anno scolastico 2021-2022. Durante l’anno di lavori bisognerà trovare però una soluzione per i bambini del quartiere: «Noi vogliamo continuare a garantire il servizio», prosegue Piva. « Siamo alla ricerca di spazi, ma non escludiamo che provvisoriamente per il prossimo anno possano essere utilizzati quelli della primaria Deledda e della media Copernico. Però è tutto in itinere». In quell’area in effetti c’è un vero e proprio campus, visto che in un rettangolo ci sono i servizi scolastici per neonati fino ai ragazzi di 13 anni.
VIA DEL COMMISSARIO
Intanto dopo 10 anni è finalmente pronta anche la scuola di via del Commissario. Già a gennaio arriveranno i primi piccoli utenti, che però saranno i bambini che attualmente frequentano il nido “Il Bruco” di via dell’Orna. Anche lì, infatti, sono previsti lavori di manutenzione che saranno conclusi entro l’estate, in modo da essere nuovamente operativa dal prossimo anno e permettere le nuove iscrizioni all’asilo di Crocefisso, attorno al quale potrebbe nascere un bando di idee per deciderne il nome. «Mi piacerebbe dedicarlo a qualcuno che non sia Pinocchio, vorrei che fosse ispirata ai diritti dei bambini», rivela Piva. Tra i papabili circola già il nome di Malala Yousafzai, l’attivista pakistana vincitrice del Nobel per la pace, nota per il suo impegno per l’affermazione del diritto all’istruzione, bandita da un editto dei talebani. —
Luca Preziusi
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