Il medico Bruno Fabbri a “Pechino Express” con Alex Schwazer

Gianni Biasetto
Former Olympic race walking gold medalist Alex Schwazer looks on during a a press conference in Roma, 01 April 2015. ANSA/ETTORE FERRARI
Former Olympic race walking gold medalist Alex Schwazer looks on during a a press conference in Roma, 01 April 2015. ANSA/ETTORE FERRARI

Abano TERME

Il medico termalista Bruno Fabbri, 63 anni originario di Fano ma residente ad Abano Terme da oltre quanrant’anni, è tra i concorrenti dell’edizione 2021 del reality “Pechino Express” condotto da Costantino della Gherardesca.

Farà parte della coppia “Gli Atletici” con il campione olimpico di Pechino 2008 nei 50 km di marcia Alex Schwazer, 36 anni di Vipiteno.

Tra le 10 coppie che compongono il cast c’è anche quella formata dall’ex giocatore della Juve e del Napoli Ciro Ferrara e dal figlio e Giovambattista.

Fabbri non intende per ora svelare com’è nata l’idea di affrontare il viaggio sulla “Rotta dei Sultani” che partirà dalla Turchia e attraverserà Uzbekistan, Giordania ed Emirati Arabi per arrivare a Dubai.

«Sono un appassionato dello sport e sopratutto della marcia, per questo ho accettato di essere in coppia con Schwazer che rappresenta uno dei casi sportivi più complessi degli ultimi anni», si limita a dire il medico aponense. Fabbri è molto conosciuto ad Abano perché è stato medico di base nella frazione di Giarre e svolge tutt’ora l’attività di medico sportivo nelle palestre di Abano e Montegrotto. È noto nel mondo della politica locale per essere stato assessore del comune di Abano Terme, presidente del consiglio e nel 2017 candidato sindaco contro Luca Claudio.

Ma è nell’ambiente sportivo dove Fabbri ha saputo farsi apprezzare come medico dello sport e non solo. Ha ricoperto la carica di presidente della commissione medica federale della Federazione pugilistica italiana. Per circa trent’anni ha svolto nel pugilato il ruolo di medico di riunione. È stato un discreto cicloamatore, vanta alcune comparse nei film di Carlo Mazzacurati e ha scritto il libro “Il sesso come sport”. ––

Gianni Biasetto

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