Il menù degli chef direttamente a casa grazie a My Menù

I ristoranti padovani «entrano a casa tua». Attraverso una nuova società, sponsorizzata direttamente dall’Appe, che si chiama My Menù (guidata dal bocconiano Edoardo Tribuzio, laureato in economia,...
BARSOTTI - ANGELO LUNI
BARSOTTI - ANGELO LUNI

I ristoranti padovani «entrano a casa tua». Attraverso una nuova società, sponsorizzata direttamente dall’Appe, che si chiama My Menù (guidata dal bocconiano Edoardo Tribuzio, laureato in economia, ex studente del Tito Livio) si possono far arrivare a domicilio i pasti preparati dagli chef di alcuni ristoranti del centro, del Bassanello e della Sacra Famiglia.

Per il momento hanno aderito all’iniziativa dieci locali pubblici. L’Antico Brolo, gestito da Mario di Natale, Al Bassanello (Gianfranco Martinato), Terrazza Carducci, Dalla Zita, Pane, Vino e San Daniele (dentro il centro San Gaetano), Da Claudio, Friso, Masa-Sushi ed il locale indiano Buddha. Le modalità del nuovo servizio sono state illustrate nel corso di una conferenza-stampa nella sede Appe di via Savelli. Hanno partecipato Massimo Galante, Angelo Luni ed Amedeo Tribuzio. In buona sostanza chi vuole farsi portare il pranzo o la cena a casa o in ufficio, clicca il sito My Menù. Invia la comanda al ristorante via computer e, nell’ora pattuita, il consumatore si ritrova il pasto a domicilio, trasportato a bordo di una Smart.

«Non è il classico servizio della pizza che viene portata a casa con uno scooter» spiega Tribuzio, «I nostri particolari di packaging e di trasporto sono all’insegna della qualità e dell’estetica. Le vaschette sono eleganti e ben sigillate per assicurare il grado di cottura e la fragranza dei cibi, nonché la massima igiene. Lo stesso kit contenente le salviette e le posate sono belle e più maneggevoli di tutte le altre. Il rapporto qualità-prezzo, infine, è ottimale».

Anche il direttore dei Pubblici Esercizi crede molto su questa novità, che parte da Padova, ma mira ad espandersi anche in altre città del Veneto e di tutta la penisola. «Siamo davanti ad un servizio veloce e di qualità, destinato a fare proseliti un po’ ovunque» commenta Angelo Luni .

A proposito di Appe, il portavoce dell’associazione Massimo Galante annuncia che il 12 novembre, in sede, partirà il corso di russo “gastronomico” destinato ai ristoratori, che intendono accogliere i clienti russi nella loro lingua, visto che i turisti del grande Paese guidato da Putin sono sempre più numerosi. (f.pad.)

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