«Il mercato ci ha esclusi» Chiude la Open Kristallux

L’imprenditore Cortella: «L’azienda è sana ma non possiamo più competere Un nostro box doccia costa 250 euro, i cinesi lo producono uguale a 50 euro»

CAMPOSAMPIERO. «Chiudo perché nel mercato non c’è più posto per noi. L’azienda è sanissima ma ormai, nel settore dell’arredo-bagno, comandano i cinesi con i loro prodotti e prezzi». C’è un misto di delusione e rassegnazione nelle parole di Mario Cortella, storico imprenditore padovano che dopo 52 anni di “onorata carriera”, si vede costretto a chiudere la sua creatura, la Open Kristallux che ha sede a Rustega, in via dell’Artigianato. La prima azienda che, nel lontano 1966, si era insediata nella zona artigianale della frazione di Camposampiero.

«Saremo operativi fino al 30 aprile prossimo per smaltire le giacenze, liberare i capannoni e spostare i macchinari» spiega Cortella che in questi anni con Camera di commercio, Confindustria e con Ipa (Intesa programmatica d’Area del Camposampierese), ha lottato come un leone per difendere il tessuto produttivo padovano e locale in particolare. Cinquantadue anni di attività, presente in 1.200 punti vendita in Italia, oltre 2mila clienti distribuiti in 50 paesi, 14 linee di prodotti, specializzata nell’arredobagno in particolare degli hotel di tutto il mondo, Kristallux era nata a Rustega dall’ingegno e dal coraggio di Cortella che oggi, però, contro il dragone cinese non può fare più nulla, se non chiudere. «Stiamo cercando di aiutare tutti i nostri 29 dipendenti a ricollocarsi. Alcuni vanno in pensione, altri hanno già trovato lavoro in aziende vicine ed altri ancora hanno esperienza o conoscono 3 o 4 lingue e sono sicuro che non faranno fatica a trovare un nuovo lavoro. Dispiace dover chiudere un’azienda sana; ci lasciamo tutti bene e fra poco andremo a mangiare una pizza insieme».

Sui motivi della chiusura, Cortella spiega: «Da qualche tempo, i negozi di arredo-bagno sono scomparsi. Tutti oggi acquistano nei grandi centri commerciali dove i prodotti cinesi arrivano in quantità ed a prezzi assolutamente non competitivi. Un box doccia che produciamo a Rustega va sul mercato a 250-280 euro mentre un box doccia identico, che arriva dalla Cina, costa 50 euro: impossibile competere». Cortella aggiunge che «oggi i prodotti cinesi sono di buona qualità, spesso usano gli stessi nostri materiali e soprattutto copiano perfettamente i nostri modelli, persino i difetti ci hanno copiato».

Se c’è un rimpianto rivolto all’Italia, da parte dell’imprenditore è quello di aver lasciato troppo spazio e campo aperto ai cinesi. «Non è possibile che qui arrivino liberamente i loro prodotti e se noi vogliamo esportare in Cina dobbiamo pagare decine di migliaia di euro per l’omologazione richiesta dai loro mercati». In Cina è forte il protezionismo mentre qui loro ci costringono a chiudere, è il concetto conclusivo del fondatore di Kristallux che però non abbandona i suoi colleghi ed il padovano.

«Non mi ritirerò in vacanza o su un’isola, dopo due ore sarei già stanco. Come Ipa del Camposampierese partiremo in aprile con il censimento di tutte le nostre attività produttive per creare una rete tra piccole e medie imprese e poter affrontare i grandi gruppi mettendo insieme le nostre competenze, conoscenze e capacità» conclude Cortella, sconfitto nella guerra commerciale scatenata dalla Cina. Una guerra, riflette l’imprenditore, che dall’altra parte dell’oceano vede il presidente Usa Donald Trump alzare l’asticella del protezionismo.

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