Il mercato di Vigonza prova a tornare in piazza

VIGONZA. Ieri la prima delle due giornate sperimentali per verificare un possibile ritorno in pianta stabile delle bancarelle in piazza Zanella: 27 i banchi che si sono presentati, un po' meno dei posti disponibili a causa delle temperature sottozero. Così non è stato necessario occupare piazzetta dei Lagunari. Qualche difficoltà nell'accesso dei mezzi, viste le ridotte dimensioni dei varchi studiate appositamente per evitare che la piazza torni a essere parcheggio. «I banchi sono stati sistemati lungo il perimetro lasciando libera la fascia centrale, a disposizione delle forze politiche che vorranno allestire i gazebo per l'imminente campagna elettorale», ha spiegato l'assessore alle Attività Economiche Attilio Miotto. La maggioranza degli ambulanti è rimasta soddisfatta della location, più spaziosa di via Carpane, dove il mercato settimanale è rimasto confinato durante i lavori al Borgo Rurale. «Siamo in un salotto, ha detto Romeo Tosato del banco ortofrutta . Contenta anche Roberta Sgarbossa, abbigliamento donna: «Però ci sono pochi clienti, forse incide il gelo». «Pensavo peggio, peccato che l'unico lampione sia nello spazio del mio banco», commenta Andrea Giraldo, biancheria per la casa. Ma Miotto assicura che verrà spostato. La cliente Sandra De Battisti vorrebbe che togliessero «i pennacchi» a bordo piazza perché la nascondono. «È già una bella cosa che ci abbiano portato qua, era la nostra speranza», aggiungono alla Calzature da Massimo, «dopo le valutazioni il progetto verrà inviato in Regione per l'autorizzazione a restare. Mi sembra che sia il desiderio dell'amministrazione». Ci sono anche lamentele. «Non abbiamo acqua né corrente e a noi l'acqua serve», afferma la pescheria Da Bielo, «non possiamo sporcare, ma per quanti teli mettiamo il ghiaccio si scioglie». Proprio per evitare di rovinare il prezioso pavimento è stato chiesto a tutti di mettere una protezione sotto il banco. Franca, cliente della pescheria,trova che i parcheggi retrostanti non siano funzionali. «E se la gente non ha la possibilità di lasciare il mezzo il più vicino possibile cambia giro», concorda la titolare della rosticceria, «una piazza deve essere al servizio dei cittadini e non delle Belle Arti». Con la mancanza di corrente ha fatto i conti il banco del pane, ma Andrea se l'è cavata ugualmente potendo contare sull'esperienza.
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