Il “miracolo” Giulio, nato dopo due aborti Mamma Claudia: «Pesa 1,5 kg ma sta bene»

la storia
Si chiama Giulio, è nato martedì scorso alle 22.15 e non pesa neppure un chilo e mezzo. È il “miracolo”, come lo chiama mamma Claudia, avveratosi tra le mura dell’Azienda Ospedale Università di Padova grazie alla capacità ed esperienza del professor Erich Cosmi della Clinica Ginecologica e Ostetrica e del professor Gian Paolo Rossi, direttore della Clinica dell’Ipertensione Arteriosa.
Giulio è nato dopo 33 settimane e 2 giorni di gestazione con un mese e mezzo di anticipo rispetto alla data prevista. A capire che non si poteva più aspettare, che era arrivato il momento di far nascere il piccolo, sono stati proprio i due medici. Probabilmente se avessero scelto diversamente l’epilogo non sarebbe stato così felice. E invece oggi Claudia Mion, 32 anni, originaria di San Martino di Lupari, può stringere tra le braccia il suo bebè. «Nonostante il periodo d’emergenza, il Covid non ha fermato il lavoro sinergico tra la Clinica Ostetrica, e in particolar modo il professor Cosmi, e la Clinica Ipertensiva del professor Gian Paolo Rossi», spiega Claudia, che da tanto tempo desiderava diventare mamma. «Vengo da due gravidanze che si sono interrotte alla ventottesima settimana a causa di un’ipertensione gravidica. La prima quattro anni fa» racconta «i medici hanno scoperto che qualcosa non andava perché il bambino era molto piccolo, non cresceva. La seconda risale invece a due anni fa. Nonostante fossi seguita dai medici perché c’erano comunque dei problemi di pressione, sempre alla ventottesima settimana ho perso il bambino. È stata una cosa improvvisa, che nessuno si aspettava». Due esperienze che hanno fortemente segnato Claudia, che ovviamente ha vissuto con molta apprensione anche questa terza gravidanza, fortunatamente conclusasi nel migliore dei modi. «Siamo stati tutti fin da subito iperscrupolosi. Sia nel periodo precedente alla seconda ondata di Covid che nell’ultimo periodo. Ogni settimana il professor Cosmi mi ha dedicato il tempo di un controllo. Mi visitava per assicurarsi che il bambino stesse bene, che crescesse correttamente. E lo stesso vale per il professor Rossi, con cui mi sono rimasta costantemente in contatto. Hanno sempre risposto a ogni mio dubbio e perplessità senza mai esitare, a tutte le ore, il sabato e la domenica».
Una gravidanza monitorata settimana per settimana, dove nulla è stato lasciato al caso nonostante le criticità del periodo di emergenza sanitaria.
Lunedì Claudia è andata alla sua ultima visita di controllo: «Il professor Cosmi ha iniziato ad avere dei sospetti, ha visto che qualcosa non andava e il giorno dopo mi ha fatta tornare in Clinica», continua Claudia «mi ha visitata e mi ha detto che era arrivato il momento di partorire». La quasi mamma è stata così portata in sala operatoria per il cesareo e nella serata di martedì è nato Giulio. «È andato tutto benissimo. Giulio è stato un paio di giorni in Terapia Intensiva, non perché avesse qualche problema, ma per consentirgli di adattarsi meglio visto che comunque è piccolino».
Adesso il neonato si trova in Patologia Neonatale, dove rimarrà il tempo necessario per prendere un po’ di peso, poi potrà tornare a casa con mamma Claudia e papà Alessio Grillo. «Voglio davvero ringraziare questi medici bravissimi. Mi sono stati sempre vicino e sono anche venuti a trovarmi dopo il parto per sapere come stessi. Questo va ben oltre il lavoro, questa è dedizione, è amore verso il prossimo. Nonostante il Covid posso dire con certezza che la macchina dell’ospedale di Padova non ha mai smesso di funzionare. I nostri eroi, i miei eroi, sono loro. Non smetterò mai di ringraziare il professor Cosmi e il professor Rossi che hanno lavorato insieme per rendere possibile questo miracolo». —
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