Il nuovo Bosco Urbano accoglierà 800 piante
ABANO TERME
Un nuovo Bosco Urbano ad Abano con ben 800 piante. Il 21 novembre è la giornata mondiale dell’albero e quest’anno la città si prepara a festeggiare questo importante evento in un modo speciale, realizzando un nuovo Bosco urbano.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra l’amministrazione comunale e l’associazione padovana Spiritus Mundi che, grazie al suo presidente Cristian Marcolin, promuove la realizzazione di progetti di forestazione urbana nell’area della pianura padana.
«Dopo l’atto di indirizzo della giunta, con la quale si era approvato il progetto di riforestazione urbana, i funzionari dell’ufficio tecnico e gli operatori di Spiritus Mundi hanno lavorato a stretto contatto per arrivare alla conclusione del percorso con la firma della convenzione apposta lunedì dal dirigente Leonardo Minozzi», spiegano il sindaco Federico Barbierato e l’assessore ai Lavori Pubblici, Gian Pietro Bano. «La messa a dimora delle piante inizierà già da questo fine settimana. Il Bosco di Abano sorgerà in un terreno agricolo di proprietà comunale, di 11. 000 metri quadrati, posto tra via I Maggio ed il Cimitero, ove verranno messe a dimora 259 specie arbustive e 319 specie arboree con due diversi sesti d’impianto, tutte di età compresa tra una e tre anni. Il primo prevede l’utilizzo di sole specie arboree alternando specie di una grandezza a specie di due o tre grandezza, con le file esterne composte da soli arbusti per ricreare la fascia ecotonale tra bosco e prato».
Il secondo, in considerazione della vicinanza con la pista ciclopedonale, costituirà la zona di accesso e accoglienza per il cittadino è sarà composto da una vasta zona a prato completata con tre filari alberati sinuosi nel sesto d’impianto.
«Il bosco sarà composto da specie forestali autoctone, soprattutto querce e carpini, riprodotte da sementi derivate dagli ultimi boschi relitti di pianura rimasti in vita. Obiettivo prioritari è quello di preservare la biodiversità locale, evolutasi in migliaia di anni e adattatasi a questo specifico territorio», spiega Christian Marcolin, presidente di Spiritus Mundi. «È bene ricordare come la riproduzione tramite sementi contribuisca alla conservazione e allo sviluppo di un’ampia diversità genetica, garantendo resilienza e resistenza degli ecosistemi ai cambiamenti climatici. Altro importante segnale di un impegno sempre più green dell’amministrazione. —
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