Il Padovanino protagonista del 2016

In programma l’omaggio a Alessandro Varotari realizzato in collaborazione con il museo Ermitage di San Pietroburgo

PADOVA. «Padovanino e il Seicento padovano». La grande mostra-evento del 2016 sarà dedicata a uno dei pittori più importanti della nostra tradizione e realizzata in collaborazione con uno dei più famosi musei al mondo: l’Ermitage di San Pietroburgo.

È il “colpo” che l’assessore alla Cultura Flavio Rodeghiero tiene in canna per il prossimo anno. Una grande mostra per rilanciare Padova nel panorama nazionale dell’arte. Anche perché la città è ormai inserita in un sistema di prestiti internazionali di opere d’arte che danno vita a esposizioni temporanee di grande richiamo. Pochi giorni fa infatti la giunta ha autorizzato il prestito di un’opera del Giorgione («Leda e il cigno») conservata al museo degli Eremitani che volerà a Londra per una grande mostra nella capitale inglese dedicata al pittore trevigiano.

Adesso tocca ai quadri dei nostri pittori “tornare a casa”, anche se solo per qualche mese. E Alessandro Varotari, detto il Padovanino, è uno dei più autorevoli esponenti del Seicento padovano. Figlio del pittore Dario, nella Scuola del Santo a Padova trasse ispirazione dai dipinti di Tiziano Vecellio per i suoi primi lavori. A Padova si trova la sua prima opera importante «L’incredulità di San Tommaso» realizzata per la chiesa degli Eremitani e oggi ospitata nella chiesa di Santa Lucia. All’età di 26 anni si trasferì a Venezia dove morì. Ma le sue opere si trovano nei musei di tutto il mondo: al Prado, a Katowice in Polonia, a Pardubice nella Repubblica Ceca. L’Ermitage, a San Pietroburgo, ospita quattro suoi dipinti, oltre ad alcuni fregi di grande pregio.

«È stato un grande lavoro da parte delle persone che lavorano nei nostri musei, che voglio ringraziare perché sono degli ottimi professionisti», spiega l’assessore alla Cultura.

I contenuti della mostra sono in fase di definizione così come la sede, che potrebbe essere quella degli Eremitani, dove sono già esposte opere del Padovanino.

La mostra verrà realizzata in collaborazione con la Fondazione Ermitage Italia che, dopo essere stata ospitata per alcuni anni a Ferrara, dalla fine del 2013 ha preso sede a Venezia, negli uffici delle Procuratie vecchie.

«Abbiamo stretto un accordo molto importante che darà prestigio a Padova», racconta l’assessore Rodeghiero. Non si è ancora concretizzato invece il progetto di una mostra con Marco Goldin, uno dei curatori più importanti d’Italia che con «Tutankhamon, Caravaggio, Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento» ha portato 730 mila visitatori alla Basilica Palladiana di Vicenza.

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