Il pasticciere-strozzino cade in trappola

Imprenditore di Limena vessato e minacciato di morte lo fa arrestare alla consegna di una rata, trovato l’elenco dei prestiti
Di Enrico Ferro
FERRO - CONFERENZA DAI CARABINIERI
FERRO - CONFERENZA DAI CARABINIERI

PIOVE DI SACCO. L’usuraio che non ti aspetti è il pasticciere del centro del paese. Augusto Cesare Destro, 48 anni, titolare della pasticceria Destro di via Puniga 12, è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Prato della Valle. A fronte di un prestito di 50 mila euro a un imprenditore di Limena che lavora con il noleggio delle slot machine, è arrivato a chiedergli ben 500 mila euro nell’arco di quattro anni. Nell’ultimo periodo Augusto Cesare Destro pretendeva, a suon di minacce di morte, bonifici da 5 mila euro ogni mese. L’indagine è tutto tranne che chiusa: il sospetto è che ci siano altri imprenditori finiti nella spirale di terrore.

La denuncia. A metà dicembre il cinquantenne titolare della ditta di Limena ha deciso che era giunto il momento di dire “basta”. Oppresso dalle banche, minacciato dallo strozzino, in crisi con il lavoro, ha preso il coraggio a due mani e ha varcato la soglia della caserma dei carabinieri di Prato della Valle. Agli uomini dell’Arma ha raccontato per filo e per segno la sua storia di debiti che si moltiplicano in modo esponenziale mese dopo mese, anno dopo anno, senza respiro. Ha rivelato agli investigatori di aver conosciuto il pasticciere di Piove di Sacco grazie a un amico che gliel’aveva consigliato perché sapeva della sua attività clandestina di prestito di denaro contante. Cinquantamila euro: questa la somma richiesta nel 2008. Ma è bastato ritardare di qualche giorno il pagamento di una delle rate previste per entrare in un vortice senza fine.

Il blitz. Dopo settimane di osservazione, dopo aver analizzato lo stile di vita dell’artigiano pasticciere, i militari dell’Arma coordinati dal maresciallo Marco Astori hanno pianificato il blitz. Cesare Augusto Destro ha dato appuntamento all’imprenditore di Limena in via Valerio per la consegna di una tranche di denaro. Non sapeva che in quel parcheggio pubblico, nascosti tra le auto, c’erano anche i carabinieri. Il quarantottenne è stato bloccato subito dopo lo scambio di denaro: la conversazione che c’era stata poco prima con l’imprenditore taglieggiato è stata interamente registrata dai microfoni nascosti. E se nel suo furgoncino hanno trovato la cifra corrisposta poco prima (5 mila euro), un coltello a serramanico e altri 300 euro divisi in vari sacchetti, nella sua abitazione hanno recuperato un vero e proprio tesoro: assegni bancari da 35 mila e da 200 mila euro, 11.200 euro in contanti, orologi di pregio, 7.200 euro tutti in monetine e per finire una lista scritta a mano con tutti i crediti da riscuotere. Dopo aver perquisito l’abitazione, si sono spostati nella filiale bancaria a cui si appoggiava: la Banca Popolare di Vicenza di via Marconi a Piove. Lì, in una cassettina di sicurezza, aveva depositato 25 mila euro. Il pubblico ministero Benedetto Roberti ha disposto l’arresto di Augusto Cesare Destro per i reati di usura ed estorsione, oltre al sequestro di tutte le somme di denaro trovate in casa, in auto e in banca.

L’indagine. L’inchiesta sembra destinata a proseguire. Nel senso che potrebbero esserci anche altri imprenditori taglieggiati dall’usuraio-pasticciere. Qualche indicazione è emersa grazie al foglietto trovato in casa con gli appunti dei crediti non ancora riscossi. Ovviamente è stata avviata anche l’attività tecnica di controllo sulle telefonate in entrata e in uscita. Non è escluso che nei prossimi giorni vengano interrogate altre persone.

@enricoferro1

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