Il peso delle multe nei bilanci comunali: Cittadella incassa 30 mila euro al giorno, Abano molto pochi

Le sanzioni di autovelox e T-Red tengono in piedi i consuntivi di molte amministrazioni
Un autovelox lungo la circonvallazione a Cittadella
Un autovelox lungo la circonvallazione a Cittadella

PADOVA. «Gli autovelox non possono servire a fare cassa ma sono necessari per prevenire gli incidenti: vanno installati nelle strade più pericolose». Era il novembre 2019 quando, commentando i dati dell’Aci sull’incidentalità nella provincia euganea, il prefetto Renato Franceschelli lanciò il suo “monito” ai sindaci. Un invito che ha trovato solo in parte accoglimento da parte dei primi cittadini, perché i «proventi da illeciti e sanzioni» pesano sempre più nei bilanci comunali.

Come dimostra l’elaborazione sui dati trasmessi dai Comuni al Ministero dell’Interno (accertamenti delle entrate di competenza), si può arrivare al caso limite di Cittadella in cui le multe rappresentano quasi la metà del totale delle entrate del bilancio. In pratica il municipio dell’Alta incassa in un anno oltre 11 milioni di euro da chi “sgarra” del regole del Codice della Strada. Un bell’introito, pari a oltre 30 mila euro al giorno domeniche e festivi compresi.

Incassi degli autovelox

Logico che per la maggior parte non si tratta di multe stilate dagli agenti della polizia locale impegnati nel pattugliamento delle strade, ma dell’attività dei tanti “occhi elettronici” che sono disseminati negli assi viari più importanti, quelli di passaggio. Le multe degli autovelox, insomma, che spesso non colpiscono i propri cittadini ma solo automobilisti in transito.

Ogni nuovo apparecchio che rileva la velocità, però, viene autorizzato da un’apposita commissione della Prefettura. Da qui l’indicazione di Franceschelli: gli autovelox vanno messi solo sulle strade ad alta incidentalità. A Padova città, per esempio, sono installati esclusivamente sulle tangenziali e sulla Statale del Santo. Altri dispositivi molto utilizzati, soprattutto in provincia, sono i T-Red, che stangano gli automobilisti che passano con il rosso al semaforo.

Chi incassa di più e chi meno

I numeri dei bilanci comunali parlano chiaro. E spicca il caso di Cittadella dove le multe pesano per oltre il 50% del totale delle entrate. Nel territorio del municipio dell’Alta si contano almeno tre T-Red con annesso autovelox sulla statale 47 Valsugana, e altri due sulla Postumia. E poi ancora i “Vista red” e poi i “Velo car” e i telelaser “TruCam”. Apparecchiature diverse, tutte omologate, che producono un gran numero di sanzioni.

Più moderata è la posizione di Padova città, dove le multe rappresentano il 12% del totale delle entrate, anche se arrivano a ben 32 milioni di euro. In città ci sono 12 autovelox (sulle tangenziali) e 11 T-Red a cui se ne aggiungerà uno ulteriore nei prossimi mesi all’incrocio tra il ponte di Voltabarozzo e lungargine Ziani.

Infine invece il caso opposto con Abano che incassa in un anno poco più di 500 mila euro di multe, con un peso percentuale del 2,3% sulle entrate. Nella cittadina termale infatti ci sono quattro autovelox fissi, che sorvegliano le vie Diaz, Battisti, Pio X e Appia Monterosso. Senza però, evidentemente, lavorare troppo. —

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