Il pianista che suona con le mani e con i piedi

VICENZA. Lui è lo statunitense Cameron Carpenter, il giovane organista “scapigliato” che, a un mese dal suo arrivo a Vicenza, ha fatto il tutto esaurito al teatro comunale. Loro sono Luigi Borgato e Paola Bianchi, marito e moglie, artigiani di innovativi pianoforti a gran coda da concerto e creatori del “Doppio Borgato”, il gran coda che si suona con le mani e con i piedi, di cui ci sono tre esemplari nel mondo e che i coniugi veneti realizzano interamente a mano. Cameron Carpenter ha provato la loro creatura solo una volta, nel 2007, quando ha incontrato Luigi Borgato in previsione del grande concerto che lunedì 18 febbraio, alle 20.45, terrà incollati alla sedia i mille spettatori del teatro di Vicenza. Inutile cercare i biglietti: non ne è rimasta neanche l'ombra.
E non c'è da stupirsi, perché siamo di fronte a un evento di portata eccezionale: il giovane e talentuoso Carpenter, 32 anni e originario della Pennsylvania, è una vera star dell’organo. Suona con uno stile del tutto personale, lontano dalle regole ed esaltato da un’immagine altrettanto inconsueta: sale sul palco con lustrini, paillette, pantaloni in pelle e scarpe lucide, trasforma ogni suo concerto in uno show e spopola su Youtube.
Non è un caso, quindi, che la sua ribelle attitudine a stravolgere i canoni interpretativi di uno strumento spesso associato alle atmosfere degli ambienti sacri lo porti proprio a Vicenza, dove oltre dieci anni fa Luigi Borgato ha brevettato, costruito e progettato il primo, e modernissimo, doppio pianoforte gran coda con pedaliera. Il “Doppio Borgato”, conosciuto e apprezzato a livello internazionale, ha fatto il suo ingresso nel mondo della musica nel 2000 a Perugia, quando è stato presentato al “Meeting del pianoforte - 300 anni dalla nascita”, offrendo nuovi orizzonti di sperimentazione e carriera a interpreti e compositori.
Lunedì prossimo, fra le dita e fra i piedi di Cameron Carpenter, questo strumento sancirà il raro incontro fra il “trasgressivo” e il moderno sul tappeto rosso della migliore tradizione artigiana, che i coniugi Borgato, unici al mondo a realizzare pianoforti interamente a mano, portano avanti ogni giorno con dedizione.
Il “Doppio” ideato da Luigi Borgato, e che Carpenter ha scelto di suonare qui offrendo una prima assoluta al pubblico veneto, è composto da due pianoforti gran coda sovrapposti. Lo strumento che sta sopra è il gran coda Borgato L 282 - dotato di quattro corde percosse per nota da metà tastiera gli acuti (44 tasti), che Luigi Borgato ha brevettato ispirandosi a un’idea di Beethoven - quello sottostante è il modello P 398, azionato da una pedaliera a 37 pedali, con estensione di 3 ottave gravi (La 27,5 Hz - La 220 Hz), simile a una pedaliera d’organo.
Un pedale di “risonanza” applicato al pianoforte con pedaliera aziona contemporaneamente gli smorzatori dei due pianoforti.
«L’idea di realizzare un moderno pianoforte a pedaliera mi è venuta leggendo alcune opere che Schuman, nell’Ottocento, scrisse proprio per questo tipo di strumento» spiega Luigi Borgato. «E abbiamo la certezza che anche Mozart lo utilizzasse: nel 1785 possedeva un fortepiano a pedali indipendente, costruito per lui da Anton Walter e, nelle lettere del padre, è menzionato l’uso, da parte di Wolfgang del suo pianoforte a pedali in pubblico».
«Per il momento, ne abbiamo realizzati tre e sono specialmente clienti stranieri a richiederceli» aggiunge l'artigiano del pianoforte. «È un piacere e un onore, per noi, che Carpenter lo suoni per noi, in evento che da subito ha suscitato grande interesse di pubblico».
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