Il piccolo Angelo guarito dal tumore torna a sorridere

Iov e Oncoematologia pediatrica di Padova hanno curato il bimbo di 5 anni colpito da una neoplasia rara
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PADOVA. Il piccolo Angelo è guarito da un raro tumore grazie alle cure dell’Azienda ospedaliera di Padova, dell’Istituto oncologico veneto e il Policlinico di Modena. Oggi il bambino di cinque anni sta bene. Un risultato eccezionale ottenuto grazie alla brachiterapia, utilizzata finora solo su cinque bambini in tutta Italia. Si tratta di una particolare metodica che permette di irradiare tumori aggressivi localizzati in zone particolarmente difficili limitando al minimo gli effetti collaterali legati alla radioterapia.

L’incubo per il piccolo Angelo e la sua famiglia inizia nell’agosto del 2015 quando gli viene diagnosticato un sarcoma a cellule fusate del palato, un tumore raro - 1% dei tumori pediatrici - ma dalla prognosi infausta - 40% sopravvivenza.

Durante le vacanze i genitori di Angelo notano una tumefazione nel palato del bimbo: inizialmente pensano a una irritazione, ma la lesione invece di regredire aumenta. Da lì le prime analisi, la tac e l’esame bioptico che consegna l’infausta diagnosi. La lesione aumenta ancora provocando una deformazione al volto del bambino che - dopo un consulto tra i medici di Chirurgia maxillofacciale e di Oncologia pediatrica del Policlinico modenese viene sottoposto a un programma di chemioterapia per cercare di ridurre le dimensioni della neoplasia, prima dell’intervento chirurgico, altrimenti troppo invasivo.

Ma il male che sta aggredendo la piccola vita di Angelo è tenace, non regredisce, aumenta nonostante le terapie. Ed è a questo punto che l’equipe medica modenese coinvolge l’Oncoematologia dell’Azienda di Padova, diretta dal professor Giuseppe Basso, che è Centro di riferimento nazionale per queste patologie. Si decide di tentare l’intervento chirurgico seguito dalla brachiterapia, effettuata dalla Radioterapia dello Iov, diretta dal dottor Luigi Corti.

I medici illustrano e condividono con i genitori di Angelo il difficile percorso terapeutico che il piccolo deve affrontare. Non ci sono alternative, del resto, per salvare la vita al piccolo. Angelo viene operato al Policlinico di Modena dall’equipe del professor Luigi Chiarini che rimuove il tumore e subito dopo il dottor Giovanni Scarzello, medico radioterapista della Radioterapia dello Iov, posiziona nel letto tumorale degli speciali vettori che guidano i fasci di radioterapia per colpire direttamente la zona dove si trovava il tumore.

Il giorno dopo l’intervento Angelo, ancora intubato, viene trasportato in elicottero a Padova per eseguire il trattamento brachiterapico che dura sette giorni.

Rientrato a Modena il piccolo viene sottoposto a un nuovo intervento per l’inserimento di una protesi provvisoria. Giorno dopo giorno il bambino migliora, riprende ad alimentarsi e a giocare. Nel suo viso ricompare il sorriso. E oggi, a un anno di distanza dall’operazione, il piccolo Angelo sta bene: i controlli periodici a cui viene sottoposto confermano la remissione del tumore.

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