Il professor Massimo Montisci a processo anche per evasione fiscale

Va verso il patteggiamento, invece, per l’accusa di abuso d’ufficio e truffa ai danni dello Stato contestata a Montisci dal pubblico ministero Sergio Dini
Il professor Massimo Montisci, anatomopatologo
Il professor Massimo Montisci, anatomopatologo

PADOVA. Il professore Massimo Montisci ha collezionato ieri il suo terzo processo: il pubblico ministero Valeria Spinosa sta preparando la citazione diretta a giudizio per l’ex direttore dell’Istituto di Medicina legale dell’Università di Padova che dovrà difendersi dall’accusa di evasione fiscale. La Procura gli contesta una somma vicina al milione di euro che sarebbe stata nascosta al fisco.

Va verso il patteggiamento, invece, per l’accusa di abuso d’ufficio e truffa ai danni dello Stato contestata a Montisci dal pubblico ministero Sergio Dini: secondo l’accusa, durante lo svolgimento della propria funzione di professore a tempo pieno, il medico legale avrebbe svolto, tra il 2014 e il 2019 una serie di incarichi professionali a titolo privato come visite medico legali in ambulatorio e con i mezzi dell’Università, senza aver richiesto e ottenuto l’autorizzazione. Il gup Silvia Materia ha riconvocato le parti il primo di aprile quando si saprà se sarà accordato il patteggiamento che accusa e difesa avrebbero già concordato fra di loro.

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Lo scorso ottobre il difensore di Massimo Montisci, il penalista Emanuele Fragasso, aveva chiesto al gup di valutare la riunificazione dei due procedimenti penali, quello per la truffa e l’abuso d’ufficio con quello per l’evasione fiscale, di fatto conseguente al primo. E ieri si è celebrata l’udienza che doveva sciogliere la riserva del giudice su questo punto.

I due procedimenti rimangono separati e procedono su strade diverse. Per l’abuso d’ufficio e la truffa, per cui si sono costituite parte civile l’Università di Padova e l’Azienda Ospedale Università di Padova (alle quali sarebbe già stata proposta la cifra di 50 mila euro a titolo di ristoro) si va verso il patteggiamento. Mentre Montisci sarà citato direttamente in giudizio, senza più filtro di udienza preliminare, per rispondere dell’evasione fiscale.

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CARRAI - GM - Convegno scienze forensi al Bo. Montisci - CARRAI - GM - Convegno scienze forensi al Bo.


Ed è il terzo processo che vedrà sul banco degli imputati l’ex direttore di Medicina legale. Il professore è stato infatti già rinviato a giudizio per frode processuale, favoreggiamento, falso ideologico e truffa aggravata. Secondo il pm Dini, titolare anche di questa inchiesta, il medico legale avrebbe fatto apparire come una morte conseguente a un malore quella di Cesare Tiveron, vittima nel settembre del 2016 di un incidente con l’auto di servizio guidata dal dipendente regionale Angelo Faccini (che ha patteggiato), autista dell’allora segretario della Sanità della Regione Veneto, Domenico Mantoan che stava uscendo dallo Iov di via Gattamelata. E a processo Massimo Montisci è finito anche per il caso delle provette contraffatte per far riottenere la patente ad alcuni automobilisti che erano risultati positivi al test antidroga: a sostenere l’accusa, in questo caso, il pubblico ministero Silvia Golin.

Sempre lo scorso ottobre, a seguito dei primi due rinvii a giudizio a carico del professore, il collegio disciplinare dell’Università di Padova ha stabilito la pena - ratificata dal consiglio di amministrazione dell’Ateneo - della sospensione per un anno dall’ufficio e dallo stipendio, con decorrenza immediata. Montisci si era già autosospeso a giugno, quando si erano concluse le indagini preliminari a suo carico. —


 

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