Il raduno di Forza Nuova a Limena fa scoppiare le polemiche

Il meeting con il leader nazionale Fiore. L’ira di Anpi e Cgil: «Inaccettabile». Il sindaco Costa: «È tutto in regola»

LIMENA. Non è passata inosservata la giornata che Forza Nuova ha organizzato per oggi a Limena, chiedendo al Comune di poter utilizzare la struttura del Pra’ del Donatore, in via Magarotto, per dibattiti e convegni.

Consiglieri comunali di minoranza, Anpi, Cgil hanno protestato veementemente contro l’autorizzazione ad accogliere in paese la manifestazione di un movimento di estrema destra.

Un movimento politico fondato nel 1997, che si riconosce nei principi “Dio, patria, famiglia, lavoro”. La giornata, cui è prevista la partecipazione di membri provenienti da Padova, Vicenza, Verona, Bologna e anche da Parigi, sarà dedicata al tema “Dalla curva alla piazza. Esperienze di consapevolezza ultras identitaria”, con alle 11 il convegno su “Ultras e politica: dalla gradinata alla manifestazione politica”, seguito al pomeriggio da gruppi di lavoro, presentazioni di libri, dibattito sugli anni di piombo e, prima della cena, il saluto del segretario nazionale Roberto Fiore.

Ma, appunto, non a tutti è andata giù la presenza di Forza Nuova in uno spazio pubblico, di proprietà comunale. «Come Cgil consideriamo sbagliato concedere spazi pubblici a chi diffonde idee xenofobe», scrivono in una nota la Cgil di Padova e le Spi Cgil di Padova e Limena, «che violano i principi della nostra Costituzione e pratica la violenza negli stadi italiani ed esteri».

Contraria anche l’Anpi di Padova e Limena, che aggiunge: «Apprendiamo in modo assolutamente fortuito dell’incontro di Forza Nuova, tutto alla chetichella. Da rapide ricerche effettuate nel Comune di Limena veniamo a sapere che le richieste sono state regolari, ma che non vi compare la denominazione degli organizzatori effettivi.

Vogliamo invece ricordare la reale natura di questa forza politica, il cui segretario Fiore dice che il fascismo fu “un grande episodio della storia d’Italia, che ebbe grandi intuizioni e fece grandi opere”; messaggi “sociali” che a un orecchio attento non riescono a celare la vera matrice neofascista del movimento. Stupisce che da parte di amministrazioni comunali, ultima quella di Limena, vi sia superficialità nel consentire raduni e iniziative pubbliche a chi, come Forza Nuova, fa della negazione della democrazia uno dei suoi principi fondamentali».

Secca la replica del sindaco di Limena Giuseppe Costa. «La domanda è stata presentata all’ufficio Suap», fa sapere Costa, «da una persona per conto di Forza Nuova. Essendo in regola con domanda e pagamenti, l’ufficio, che ha agito in autonomia, non aveva motivo di negare l’uso del Pra’ del Donatore a Forza Nuova, così come a chiunque altro».

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